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Tassa rifiuti, se abiti a 300 metri paghi il 70% in meno L'avvio della raccolta differenziata della Tarsu. Un provvedimento assurdo e discriminante
15 febbraio 2002

Meno tasse per tutti. O quasi. Chi abita a una distanza di oltre 300 m dai cassonetti di raccolta dei rifiuti, potrà beneficiare di una riduzione pari al 70% della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. E' drastico il provvedimento deciso dall'amministrazione comunale e approvato dal Consiglio Comunale. Con una modifica del regolamento comunale che disciplina i criteri per l'imposizione della tassa sui rifiuti, la maggioranza ha stabilito che un numero congruo di cittadini d'ora in poi verserà all'erario comunale solo il 30% della tassa che altrimenti gli sarebbe spettato pagare. Il salto è veramente consistente: da una tassa media pari a 280mila lire versata da ogni famiglia, ad appena 80/90mila lire. “Dobbiamo riconoscere una riduzione consistente della tassa sui rifiuti a chi non ha il cassonetto sotto casa”, ha spiegato dai banchi consiliari il centro-destra. “Si tratta di una strana iniziativa – critica Nino Sallustio, consigliere dei Democratici – visto che non è proprio semplice stabilire la posizione dei punti di raccolta dei rifiuti, che com'è noto sono fluttuanti e non fissi. Sarebbe stato molto più corretto considerare il perimetro della “zona servita” dalla spazzatura e dalla raccolta dei rifiuti. Un parametro decisamente più affidabile e meno discrezionale per accreditare o meno riduzioni della tassa”. Quel che si teme è che molti cittadini a partire da domani preferiranno essere lontani dai cassonetti. O addirittura fare pressioni sull'amministrazione per sollecitare lo spostamento dei punti di raccolta, che molti vorranno il più lontani possibile dalla propria abitazione. In altre parole, visto l'enorme vantaggio economico, molti sceglieranno sicuramente il disservizio, piuttosto che un miglioramento e un incremento del sistema di raccolta dei rifiuti. Non è escluso, del resto, che le minori entrate nelle casse comunali, faranno registrare un taglio consistente della spesa investita nella gestione dei rifiuti. Un modo davvero originale per adeguarsi ai nuovi parametri di legge stabiliti dal decreto Ronchi in materia di rifiuti. Massimiliano Piscitelli
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