Tappa del Giro d'Italia da Molfetta, scivolone dell'organizzazione per uno striscione inopportuno sulla “città delle belle donne”. La condanna del Comitato di tappa
MOLFETTA – Scivolone dell’organizzazione del Giro d’Italia, che finora aveva funzionato alla perfezione. Ma un grave errore di comunicazione è stato commesso da chi, forse, pensando ad un’idea originale, ha fatto realizzare e collocare a Corso Dante sul percorso del Giro, in pieno centro, questo striscione “Molfetta città delle belle donne saluta il Giro d’Italia” con l’immagine di due ragazze in bicicletta (vedi foto).
Lo scherzo di un buontempone o un’idea balzana di chi si occupa della comunicazione del Giro d’Italia a livello locale? Ci auguriamo si tratti della prima ipotesi, altrimenti sarebbe imperdonabile ed offensivo per le donne di Molfetta uno striscione che ricorda un detto non proprio positivo per le ragazze molfettesi.
Probabilmente la cosa sarà sfuggita alla presidente del Comitato organizzatore Loredana Lezoche, che ha sempre difeso la dignità delle donne. La dinamica presidente che sta controllando ogni particolare personalmente perché Molfetta possa offrire un’immagine positiva all’Italia e al mondo, farebbe bene a far togliere lo striscione da Corso Dante prima che possa essere ripreso dalle telecamere della Rai.
Molfetta non se lo merita.
Dopo aver appreso la notizia dello striscione offensivo, il Comitato di Tappa ha diffuso un comunicato col quale prende le distanze dall'autore dello stesso striscione, sostenendo di non avere "nulla a che vedere e di non condividere i contenuti distorti e sessisti dello striscione, di cui chiede l'immediata rimozione, apparso su un locale di Via Dante, a Molfetta. Quello striscione è stato, evidentemente, realizzato dagli occupanti del locale. Rispediamo al mittente ogni tentativo di strumentalizzazione a danno del Comitato di Tappa all'interno del quale la componente femminile è molto ben rappresentata. Non pubblichiamo la foto dello striscione della vergogna per rispetto nei confronti della città. Per il resto, buon giro a tutti".
Purtroppo con grande arroganza e ignoranza, gli autori dello striscione non lo hanno rimosso, questo conferma il loro scarso senso civico e il disprezzo per le donne.
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