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Sul Sud si dicono sciocchezze inaudite, frutto di ignoranza. “IO SONO MERIDIONALE”, le risposte dei giornalisti di “Quindici” alle offese di Vittorio Feltri
Francesca Perchiazzi di "Quindici"
10 maggio 2020

MOLFETTA – I giornalisti di “Quindici”, la nostra bella redazione, della quale siamo orgogliosi, dopo la campagna “RESTATE INFORMATI MA RESTATE A CASA”, tornano in pista con la campagna “IO SONO MERIDIONALE”, per esprimere le loro opinioni, rispondendo alle offese di Vittorio Feltri direttore editoriale del quotidiano “Libero”, il quale nella trasmissione “Fuori dal coro” di Rete 4 condotta da Mario Giordano, ha offeso i meridionali dicendo che non soffrono di complessi di inferiorità, ma sono inferiori.

Le reazioni a questa campagna di odio, insulti e diffamazione sono state immediate, sia sul piano penale, sia su quello disciplinare con la richiesta all’Ordine dei giornalisti (abbiamo firmato anche noi) di radiare Feltri, indegno collega e indegno cittadino italiano.

Dopo Beatrice Trogu, Marina Francesca Altomare,e Tommaso Gaudio continuiamo con Francesca Perchiazzi. Ecco il suo articolo:

 

Premetto che non voglio dilungarmi troppo su una questione che non dovrebbe assolutamente trovare spazio in un periodo storico come quello che stiamo vivendo.

Ma due parole vorrei spenderle.

Provo un profondo dispiacere nel sentir proferire sciocchezze inaudite, frutto di un'ignoranza protrattasi negli anni e che dovrebbe essersi estinta e invece, ci ritroviamo a parlarne ancora oggi, nel 2020.

Il sig. Feltri afferma, dunque, che i meridionali sono inferiori.

Detto poi da un giornalista, direttore editoriale di una testata giornalistica di un certo spessore, è ancor più vergognoso.

Poi però, incuriosita, guardo un filmato di replica alle accuse di odio e razzismo che gli sono piovute addosso e a tutte le denunce che si è beccato, e la risposta è stata alquanto prevedibile. "Io mi riferivo allo stato economico del Sud e della Campania, di certo non alla regione in sé".

L'economia al Sud è meno florida che al Nord, così come la sanità. Vero.

Però, sig. Feltri, si è giustappunto dimenticato di descriverne il perché.

Forse le è sfuggito di puntualizzare che il tasso di povertà maggiormente presente al Sud, ce lo portiamo dietro da secoli a causa della disorganizzazione di tutti gli imperi e i governi che si sono succeduti nel corso tempo.

Al Nord stabilità, innovazioni, migliore comunicazione. Al Sud popoli che si susseguivano e occupavano il territorio e lo depredavano, portando via tutte le ricchezze che ha sempre detenuto.

Al Sud, tutto ciò che già esisteva a Nord, è sempre arrivato con tanto ritardo.

Sebbene nel tempo le cose, dopo l'unità d'Italia, siano lentamente (molto lentamente) migliorate e portate quasi sullo stesso piano, la causa di quello che oggi al Sud non funziona, è da ricercare a monte. Facile sparate sul bersaglio colpito.

I giovani che emigrano dal Sud lo fanno anche per restituire un giorno alle loro terre d'origine, quello che ora manca, ma che possono tranquillamente avere.

I parcheggiatori abusivi che trova qui, si fidi, li trova anche a Milano e non solo.

E la sanità? È stata martoriata! Se aveva qualche carenza prima, figuriamoci dopo tutti i tagli che sono stati effettuati negli ultimi anni.

Eppure, nonostante tutte queste problematiche, dei pazienti affetti da Covid-19 provenienti dal Nord, sono stati trasportati in alcune regioni del Sud perché qui la situazione è stata fortunatamente attutita e, quindi, vi è stata maggior disponibilità di posti-letto. E sa cos'è successo, sig. Feltri?

La gran parte di queste persone, a casa ci è tornata sulle proprie gambe. Da non credere!

Uno di questi pazienti ha addirittura voluto tatuarsi la Sicilia, tanta è la gratitudine nei confronti di quella regione.

Coloro i quali hanno gioito per la regressione della Lombardia, non sono "i meridionali che soffrono di complessi d'inferiorità", sono persone frustrate e che non sono chiare con sé stesse. Noi altri, MERIDIONALI, abbiamo provato una gran tristezza e tanta preoccupazione per la tragedia che ha colpito in modo maggiore i nostri amici del Nord e abbiamo cercato, per quanto possibile, di aiutarli e aiutarci tutti e di mostrare tutta la nostra vicinanza.

Sig. Feltri la prego, non si ricordi del Sud solo quando c'è da farsi la vacanzina per rilassarsi, si preoccupi anche di sapere che nonostante alcune problematiche (che non sono presenti solo al Sud), qui c'è tantissima gente che non si perde in chiacchiere e lavora duro per sostentare sé stessi, la propria famiglia, la propria dignità e il proprio paese e non per forza abusivamente, anzi.

Cerchiamo, tra l'altro, di parlare un po' più di Italia e meno di curva Nord, Centro e Sud perché penso che il vero problema, molto spesso, sia proprio questo.

© Riproduzione riservata

Autore: Francesca Perchiazzi
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