MOLFETTA - «La musica non deve offendere l'udito, ma risultare gradevole per chi l'ascolta: in altre parole, non deve mai cessare di essere musica». Questa celebre citazione di Mozart Wolfgang Amadeus riassume il grande successo al Teatro Mediterraneo, del Summer Show 2013 della “Nuova Accademia Orfeo”. Sul palco si sono alternati bambini, ragazzi e allievi adulti, che hanno raccontato con le note quanto di buono appreso nel corso di un anno di studi musicali. È stata una bella opportunità riservata agli allievi del maestro Vanna Sasso di esibirsi di fronte al pubblico. La “Nuova Accademia Orfeo”anche quest'anno si conferma punto di riferimento non solo per i giovani che desiderano coltivare la passione per la musica, ma anche per gli adulti che vogliono essere soggetti attivi nel "fare" musica.
La musica piace, diverte, fa sognare, conforta ed è una delle prime cose che impariamo ad apprezzare. “Vivo per lei”. Così cantano Andrea Bocelli e Giorgia nel celebre inno alla musica. Sicuramente questi allievi di ogni genere e età penseranno la stessa cosa riguardo all’importanza della musica nella vita di ognuno di noi, ma, soprattutto, dei giovani. Pop, rock, rap, punk, folk, commerciale, cantautorato, elettronica : poco importa il genere, ciò che conta è quello che ci lega ad essa. La musica può costituire un vero modello “civile”, se ben interpretata. Il potere della musica, non si limita all’esaltazione di se stessa, si spinge oltre, fino a divenire un prototipo di correttezza sociale. La musica è lo specchio della vita, entrambe iniziano dal nulla e finiscono nel nulla. La musica si genera dal silenzio e termina nel silenzio, proprio come la vita. Forse è una di quelle cose di cui non si può fare a meno, perché è presente dappertutto; in ogni canzone c’è uno stato d’animo che, bello o brutto che sia, riaffiora fuori e ti fa ricordare quell’emozione e te la fa rivivere.
Sicuramente il Summer Show 2013 ha fatto sognare il pubblico portandolo a rivivere le emozioni degli anni 60’. Sono gli anni dei moti rivoluzionari contro la guerra in Vietnam e l’apartheid e del movimento hippy che ambisce ad un mondo di pace, amore e libertà. Negli anni sessanta vede la luce il gruppo che passerà alla storia come uno dei più importanti fenomeni musicali: i Beatles. Dal 1962 al 1970 questo complesso musicale formato da quattro ragazzi di Liverpool, che vanta al suo attivo più di un miliardo di dischi commercializzati, ha rivoluzionato la storia della musica con i suoi concerti. Nonostante in modo più lieve e decisamente con tempi più lunghi, iniziano a farsi sentire anche in Italia alcuni esponenti della protesta musicale come i Nomadi, i Giganti, Gianni Morandi, Adriano Celentano, Francesco Guccini, Modugno, Mina e Giorgio Gaber. I testi delle loro canzoni affrontano argomenti politici come la guerra in Vietnam e problematiche ambientali, contrapponendo manifesti musicali alla società che sembra sfuggir di mano. Tenacemente persiste, al contempo, la musica melodica dei juke box che accompagna le serate in riva al mare e che è ben lontana da qualsiasi forma di contestazione. Le canzoni romantiche dei Pooh, le dichiarazioni d’amore di Bobby Solo o degli Alunni del Sole e i brani di Peppino di Capri, costituiscono la colonna sonora di coloro che, negli anni sessanta, non apprezzavano le rivoluzioni.
Tra le canzoni interpretate dagli allievi della Nuova Accademia Orfeo, le più belle sono state quelle di Walter Todisco che ha interpretato i brani di Edoardo Vianello "Abbronzatissima", “Guarda come dondolo” e “I Watussi” il tutto senza dimenticare altri brani celebri degli anni 60 interpretati da altri ragazzi come “Volare” di Domenico Modugno, “Ma che freddo fa” di Nada Malanima, “Se brucasse la città” di Massimo Ranieri, “Brava” della grande Mina e “L’immensità” di Don Backy. La serata si è aperta con le esibizioni di strumento fatte dai “pulcini”. Quest’ultimi rispettivamente al pianoforte, al violino e alla chitarra hanno interpretato brani come “la mia giostra”, “la cucaracha”, “cam caminì”, “tango”, “l’essenziale” canzone vincitrice dell’ultimo Festival di Sanremo di Marco Mengoni e “ti scatterò una foto” di Tiziano Ferro. Una serata che ha visto esibire anche i “fiocchi bianchi” ovvero coloro che hanno da poco cominciato a studiare musica. Tra i “fiocchi bianchi” figurava anche la molfettese Federica Amato, che ha cantato “E' l'amore che conta” di Giorgia. Una canzone che fa riflettere sul significato vero della nostra vita e di come l'amore sia la forza che ci governa in ogni istante. Gli altri brani cantati dai “fiocchi bianchi” sono stati: “per fare un tavolo”, “sono un ragazzo fortunato” di Jovanotti, “My heart will go on” la famosissima colonna sonora del film Titanic di Celine Dion, “Gente uguale a noi” dei Matia Bazar e “Cinquantamila lacrime” di Nina Zilli. Successivamente è stato il turno dei Veterani, che ha messo in mostra le doti canore di Cinzia Ciani in “Senza Pietà” di Anna Oxa, Lucia Ricchiuti in “strong about me”, Eugenia de Feudis in “Pugni Chiusi” e Marika Palumbo in “aint’no sunshine”.
Il “Summer Show” di quest'anno conferma una crescente vitalità della scuola che rappresenta ormai una realtà pienamente inserita nel territorio, capace di stimolare collaborazioni fruttuose e di promuovere maggiori occasioni di confronto con il panorama musicale non solo regionale. Senza dubbio un plauso va fatto agli insegnanti che con passione e dedizione contribuiscono alla crescita professionale di queste giovani promesse tra i quali ricordiamo: Mario Rosini (Canto jazz), Tony Frassanito (Approfondimento stile e repertorio), Elisabetta De Magis (Propedeutico - Canto Moderno), Luigi Tridente (Sax), Vito Latorre (Recitazione), Roberto Marasciuolo (Pianoforte classico/moderno-batteria), Roberto D’Elia (Chitarra classica-moderna) e Vanna Sasso, Elisabetta Sasso (detta Lisa), Giovanni Rigante (Canto moderno). Queste occasioni costituiscono per gli allievi, ma anche per i ragazzi che si avvicinano per la prima volta ai progetti musicali sicuramente uno stimolo ulteriore e una bella opportunità di crescita.
L’ultimo biennio è stato particolarmente ricco di soddisfazioni per gli allievi della Nuova Accademia Orfeo, caratterizzato da una notevole attività "esterna", a partire dalla partecipazione al “Concerto Gospel per i diritti umani” svoltosi lo scorso 25 novembre 2012 presso la Cappella del Tesoro di San Gennaro a Napoli. Queste iniziative hanno permesso una sempre maggiore socializzazione e un confronto arricchente con altre realtà musicali. Una serata di musica, cultura e allegria, conclusa con la celebre canzone di Adriano Celentano “Azzurro” cantata da tutti gli allievi della Nuova Accademia Orfeo. “Azzurro” nel corso degli anni è diventata, oltre che il cavallo da battaglia dello stesso Celentano, uno degli “evergreen” della canzone italiana. Insomma senza dubbio il Summer Show 2013 è stato un successo e soprattutto un’occasione importante per gli allievi di dimostrare il livello raggiunto gettando le basi per i prossimi obiettivi.
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