Stroncato narcotraffico albanese tra Durazzo e Molfetta
MOLFETTA – 19.4.2005
La nave apparentemente era impiegata nel trasporto di materiale edile fra Durazzo e Molfetta, in realtà serviva per il narcotraffico albanese, stroncato dalla Guardia di Finanza milanese, che è riuscita anche ad evitare un omicidio.
Sono dieci, di cui otto eseguiti, i provvedimenti di fermo che hanno portato il Goa di Milano a smantellare una presunta organizzazione di narcotrafficanti albanesi. I fermi sono avvenuti nell'ambito dell'operazione chiamata Actros, partita nel luglio dell'anno scorso e che aveva portato già all'arresto in flagranza di 24 corrieri e al sequestro di 150 chili di eroina turca, nell'arco di nove mesi.
L'indagine, coordinata dal pm della Dda milanese Marcello Musso, ha portato anche a sventare l'omicidio di uno dei componenti della banda.
L'adozione dei provvedimenti di fermo, eseguiti la scorsa notte in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Puglia, si e resa necessaria, come è stato spiegato questa mattina durante una conferenza stampa che si è tenuta alla Gdf di Milano, per impedire l'omicidio di uno dei trafficanti indagati, da parte della moglie e di un complice italiano.
Il piano architettato da Valbona Asllanazj, 34 anni di Tirana, per eliminare il marito Dajlan Asllanaj, 39 anni (entrambi fermati perchè comunque componenti dell'organizzazione dei narcotrafficanti) era - è stato detto - ormai in fase avanzata:
la donna aveva già pagato un acconto di 4.000 euro ad alcuni sicari legati alla malavita pugliese e stava per saldare il conto versandone altri 4.000. Teatro della vicenda è Mola di Bari, la città pugliese dove i tre risiedono.
La droga - è stato ancora spiegato - arrivava in Puglia occultata nel vano motori o nel serbatoio di una motonave battente bandiera albanese, la “Plava”, sottoposta a sequestro nel porto di Bari.