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Statuto comunale di Molfetta, gli iscritti al PD si interrogano sulla partecipazione
27 marzo 2009

MOLFETTA - Alcuni iscritti al Partito Democratico di Molfetta, riuniti in un gruppo di lavoro, s'interrogano sull'osservanza dello Statuto Comunale, la trasparenza nelle vicende Amministrative e la partecipazione dei cittadini alla Vita Pubblica. «Nella nostra città – dice un comunicato - si avverte una forte involuzione sul piano dell'informazione e del coinvolgimento dei cittadini riguardante gli istituti di partecipazione. Pertanto il Gruppo di lavoro a presto si rivolgerà a tutte le Associazioni e ai Cittadini, con l'intento di allargare questa riflessine sulla partecipazione e di elaborare eventuali proposte da mettere in campo».
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"Lupus in fabula" - Aspettavo da tempo un comunicato del genere da parte di una forza politica, di quella che una volta era la "sinistra", una volta forza innovatrice. "Scaricare" sui cittadini l'involuzione politica in atto, non solo a Molfetta ma in tutto il territorio nazionale, è mortificante per i primi, ingiusto per gli altri. Da una parte il populismo arrogante, incontrollabile e incontrollato, tutti intorno all'"uomo del popolo", al pifferaio magico. "L'uomo del popolo - scriveva Diderot - è il più stolto e malvagio di tutti gli uomini". Dall'altra parte una sinistra avulsa, qualunquista, stagnante, malmosa e appiccicosa. Una sinistra alla ricerca solo del potere e della sua conservazione, si alleava con forze politiche conservatrici, dogmatiche clericali, umiliando e uccidendo la propria anima culturale e sociale. Una sinistra per questo diventata sorda e cieca, alle nuove e prepotenti realtà e bisogni della quotidianetà del suo "popolo". Una sinistra "involutiva" a 360°, come si dice di questi tempi. A fronte di una situazione tanto complessa, il cannibalismo della sinistra dirigente, che ha speso tutte le sue energie per mettere fuori causa la sinistra di classe, anzichè impegnarsi in una opposizione reale alla destra, si è ritorto contro chi l'ha praticata. L'involuzione che avvertite e che si avverte, è partita dalla vostra classe dirigente e dalla vostra mancata analisi e fedeltà cieca ai capi in declino, anche per limiti di età, quindi senza più la "passione" politica. Non scaricate le vostre colpe sui cittadini, ancora una volta le uniche e sole vittime della vostra perduta identità. Va' cercata una riconciliazione pacifica e al più presto. Potrebbe essere già troppo tardi. Le forze populiste e conservatrici stanno effettuando una "tabula rasa" dal risultato devastante.

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