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Sottoscritto stamattina il contratto d'appalto per il porto di Molfetta Il sindaco Azzollini: ora pensiamo alla variante per il molo turistico davanti al Duomo
02 aprile 2007

MOLFETTA - Un vero e proprio parterre de roi, con presenza di autorità d'ogni tipo, stamani nell'aula consigliare, all'atto di sottoscrizione del contratto d'appalto integrato per la costruzione del nuovo porto. Un evento importante, per il valore dell'opera, per i cambiamenti che apporterà dal punto di vista economico, così come da quello ambientale, che finirà per incidere sull'immagine archetipica di città, che ogni molfettese, per quanto atipico, si porta dentro. Il sindaco, sen. Antonio Azzollini, ha voluto per questo atto, perseguito tenacemente e non senza difficoltà, come da lui stesso raccontato, per quattro anni e mezzo, una cerimonia pubblica, durante la quale il contratto è stato sottoscritto dall'ing. Enzo Balducci, dell'Ufficio tecnico comunale, responsabile del procedimento, e da Francesco Giuffrida, rappresentante dall'Associazione temporanea d'imprese (Ati), composta dalla Cooperativa Muratori e Cementisti (CMC) di Ravenna, dalla Società italiana dragaggi S.p.a. e dall'Impresa Pietro Cidonio, in pratica dal pool di ditte che ha vinto l'appalto da 55 milioni e mezzo di euro e che realizzeranno il nuovo porto. A controsiglare il documento in qualità di testimoni, sotto la supervisione del segretario generale, dott. Camero, lo stesso sindaco (nella foto con Balducci e Giuffrida) e Tonino Camporeale, allo stesso tempo segretario cittadino di Forza Italia ed ex assessore del Porto. Fra il pubblico, ringraziati dal sindaco Azzollini per la collaborazione prestata, il vescovo, mons. Luigi Martella, il Comandante del porto, Luigi Leotta, e l'ex comandante, Giovanni De Tullio, il Ten. Francesco de Ecclesis, in rappresentanza dei Carabinieri di Molfetta, il sen. Enzo De Cosmo, l'on. Francesco Amaruso, il consigliere regionale di Forza Italia, Cassano, buona parte dei consiglieri comunali di maggioranza e degli assessori. Il sindaco, nel consegnare i lavori alle ditte vincitrici, ha tenuto a chiarire come si sia trattato di una gara d'appalto la cui “trasparenza è stata totale, rigorosa ed indefettibile”, al punto tale da passare il vaglio di tutte gli organismi di controllo. Alle imprese ha chiesto due cose, di essere efficienti, di lavorar bene insomma, e di cercare la massima collaborazione nelle strutture comunali, cercando di risolvere tutti gli eventuali problemi senza contenziosi e cause. Ed ancora, cosa assai importante per la città, di giungere ad un protocollo di intesa impegnandosi, nei limiti del fattibile, ad utilizzare maestranze locali, che, ha affermato Azzollini “dovranno essere competitive ed efficienti, se così non fosse, pazienza per loro”. Un'opera, questa del nuovo porto, che secondo il sindaco potrà contribuire a risolvere il problema occupazione, assai grave a Molfetta, e che rappresenta per gli imprenditori il supporto che un ente pubblico può offrire: “Infrastrutture e regole, tocca poi agli imprenditori fare il resto. Questa città, così, può affrontare la sfida dell'Europa a 25”. Il sindaco ha chiuso il suo discorso con un annuncio: “Da domani cominceremo a lavorare per una variante al Piano Regolatore Generale del Porto al fine di realizzare un porto turistico davanti al Duomo di Molfetta”. A partire da oggi, l'impresa appaltatrice - fra le maggiori imprese di costruzioni italiane, la quarta per giro d'affari - avrà a disposizione 90 giorni per la presentazione agli uffici tecnici comunali del progetto esecutivo dell'opera. Dopo l'approvazione di quest'ultimo la CMC avrà 1.310 giorni per completare tutti i lavori previsti. Lavori che comprendo la costruzione di un secondo molo in continuità alla diga Salvucci, la costruzione di uno “sperone” radicato all'attuale molo peschereccio S.Vincenzo; il banchinamento della diga Salvucci per il traffico commerciale e le navi Ro-Ro, i dragaggi necessari per l'ingresso delle imbarcazioni in porto e per la navigabilità interna. Inoltre, è prevista la costruzione di capannoni per lo stoccaggio delle merci, ed ancora di un ponte di collegamento fra il porto e la zona industriale e di un sistema di viabilità interna con parcheggi e arredi. «Lavori che partiranno dopo l'estate» ha assicurato Giorgio Calderoni, responsabile della divisione Lavori Marittimi della CMC.
Autore: Lella Salvemini
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