Recupero Password
Sinistra, ecologia e Libertà e il futuro della Sinistra
15 luglio 2010

I propositi ci sono, e sembrano fra i più ambiziosi fra quelli sentiti all’interno della sinistra negli ultimi tempi: riorganizzare il futuro a partire da una sinistra unita, che abbia come protagoniste le nuove generazioni. Lo hanno ribadito Gaetano Cataldo ed Elena Germano Finocchiaro, che hanno presieduto la conferenza organizzata da Sinistra Ecologia e Libertà, a Palazzo Giovene. Secondo la Finocchiaro, “bisogna rompere gli indugi”, riprendendo con forza il progetto di valorizzare le nuove generazioni che già Beniamino Finocchiaro inseguì senza tuttavia poter portare a termine. Ciò che è mancato è stato il contenuto di tale progetto, che faccia da nucleo fondante a una nuova fondazione della sinistra unita, giovane e propositiva. Del resto, un percorso politico di impegno collettivo non può che prendere le mosse da una comunione di intenti che indirizzi gli sforzi in modo chiaro e ben defi nito. E’ uno dei concetti che ha delineato anche l’intervento di Nicola Fratoianni, Assessore Regionale Programma e Politiche Giovanili, secondo il quale “dobbiamo, prima di dire di unire la sinistra, discutere di quello che signifi ca essere di sinistra”. Forse proprio questo presupposto fondamentale è mancato, ma probabilmente la posta in gioco e l’esigenza di unire pezzi ormai dispersi di una sinistra che si contrappone a se stessa hanno avuto la meglio sulle priorità dell’incontro e del nuovo progetto. Un progetto che, come ha aff ermato Silvio Salvemini, moderatore della serata, punta ad amalgamare varie esperienze politiche e ad avvicinare gente nuova. E’ necessario ricominciare a leggere il presente, oggi che la sinistra ha perso i propri riferimenti fondamentali. Secondo l’ex sindaco Tommaso Minervini, “ci stanno rubando pezzi reali di libertà”. La precarietà determina ogni abito della nostra vita, vincolando i lavoratori a mantenere il proprio lavoro senza diritti pur di non perderlo. E’ necessario “chiudere la stagione dei tatticismi per cominciare un processo nuovo”. Le emergenze ambientali, la distruzione del lavoro, impongono di ribaltare la logica economica. Per avviare un nuovo percorso politico a sinistra bisogna riscoprire l’incontro, in cui ognuno è chiamato ad off rire il proprio contributo. “Tutto però deve partire dai giovani. Siate protagonisti di una storia nuova” ha concluso Minervini. Quello del protagonismo giovanile è un motivo che ha animato la maggior parte degli interventi della serata: Giuseppe Filannino ha ribadito l’importanza di un passaggio del futuro ai giovani che sia sostenuto perché abbia un seguito. Per una sinistra moderna, senza personalismi, in difesa dei più deboli. Un impegno abbracciato da Eugenio Monaco, Mauro de Robertis, Francesco Azzollini e Francesca la Forgia. Qualche spunto sulla situazione locale è stato off erto da Onofrio Allegretta, coordinatore provinciale di Marevivo. L’amministrazione continua a concentrare le proprie forze sul porto, “una cattedrale nel deserto che sta danneggiando tutti”. Adesso vogliono perforare l’Adriatico alla ricerca del petrolio ignorando le energie alternative e le risorse del territorio. Giovanni Abbattista, coordinatore e consigliere comunale del PD, si è dichiarato positivamente coinvolto dalla tempestività dell’iniziativa, ma “bisogna eff ettivamente cominciare a rifl ettere su come costruire il futuro”. Dello stesso avviso è stato Beppe Zanna, segretario di Rifondazione Comunista, secondo il quale “si parla di unità a tutti i costi, ma l’unità deve esserci su un progetto e sui contenuti, non solo sui mezzi”. Sembra tradirsi su questo punto anche Nicola Fratoianni. Da un lato, infatti, egli ha aff ermato che la sinistra “ha perso l’alfabeto”, non riuscendo più a parlare alla gente comune. Per questo, forse, bisogna secondo l’assessore rivedere l’importanza delle forme e sottomettere a queste l’elaborazione del messaggio, per ricostruire una “connessione sentimentale col popolo”. Dall’altro, ha ribadito l’importanza di discutere dei contenuti che guidino una politica “di sinistra”, prima di aff ermare di voler unire la sinistra, tradendo la logica del dibattito e le priorità emerse dagli interventi. Forse la “forma”, l’unione preliminare, potrà off rire un terreno più agevole all’elaborazione dei contenuti. Ma se i contenuti restano ingabbiati nella struttura barcollante di un progetto poco elaborato, le fondamenta, come sempre, crollano. E il governo Prodi ci insegna qualcosa. Ma a Molfetta non sarà così, ne siamo certi.

Autore: Giacomo Pisani
Nominativo
Email
Messaggio
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2024
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet