Sinistra e Libertà candida Piergiovanni e Azzollini alla Provincia
E' un partito che punta a radicarsi nel territorio e a trovare una dimensione popolare per intervenire sul tessuto sociale
Nelle parole di Nicola Piergiovanni e di Francesco Azzollini, i due candidati molfettesi alle elezioni provinciali per “Sinistra e Libertà”, quest’ultima realtà politica consiste in un progetto che va al di là del risultato elettorale. E’ un partito che punta a radicarsi nel territorio e a trovare una dimensione popolare per intervenire sul tessuto sociale, come ha affermato Nicola Piergiovanni, nella conferenza stampa di presentazione dei candidati. E’ importante, secondo quest’ultimo, lottare per la partecipazione, per l’incremento del turismo, per rinnovarsi, seguendo le esigenze della gente. Le risorse molfettesi raccolgono una forza potenziale tale da portare la città ad un livello di eccellenza. E solo i valori umani e sociali possono offrire il giusto stimolo a tale sviluppo, evitando l’appiattimento delle condizioni dei giovani sul cieco inseguimento delle leggi di un mercato fallimentare e disumano. Proprio questi valori hanno costituito il tessuto familiare che ha animato la vita di Francesco Azzollini, nipote di Sergio Azzollini, grande amico di Gaetano Salvemini. Anche lui, come Piergiovanni, appartiene all’area socialista del partito, e la sua giovane età testimonia lo spirito di rinnovamento che fonda questo nuovo schieramento. Il benessere e la giustizia sociale sono, secondo l’ex sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, gli obiettivi che l’azione politica deve proporsi. Tale azione deve essere alla base di una sinistra moderna, unitaria, che “guardi l’umanità dalla parte della gente”. Perché il fondamentale presupposto della dialettica politica è il riconoscimento dell’altro, la pluralità dei contenuti. Quei contenuti che, oggi, si inseriscono in nuove categorie e che, per questo, richiedono un rinnovamento. In questo senso, Rifondazione comunista, per Tommaso Minervini, mantiene una posizione “conservatrice”, non al passo coi tempi. Ancora oggi c’è chi sceglie di stare dalla parte del padrone, e quindi delle finanze, e chi preferisce restare con i cittadini, combattendo per loro. Questo partito si assume un dovere etico e sociale nei confronti dei giovani, della gente, per dare un senso unitario al programma rivoluzionario della sinistra radicale. Nichi Vendola rappresenta la consacrazione di un leader a partire dalla base, dai soggetti dell’azione politica, i cittadini stessi. Quei cittadini che non possono arrendersi alla cultura mafiosa, alla comodità del silenzio, della sottomissione all’illegalità e al pregiudizio. Coniugare i valori fondamentali della sinistra con la forza dei cambiamenti, delle rivoluzioni, è il compito che questo partito si propone, fondando le proprie categorie sulle situazioni correnti, e non su astratte imposizioni pregiudiziali.