Simple Minds un successo il concerto a Molfetta, malgrado la pioggia
MOLFETTA - Sono state centinaia le persone travolte dal vortice adrenalinico della voce di Jim Kerr, cantante dei Simple Minds (foto), in concerto a Molfetta il 26 luglio presso la Banchina San Domenico, a cura della Fondazione Valente nell’ambito dell’Estate molfettese con il patrocinio del Comune.
Nonostante la serata calda, umida e piovosa, le movenze e la voce dell’intramontabile Jim hanno sedotto un numeroso pubblico di molfettesi e non. Mai come in questo caso si è rivelata ingombrante la presenza delle sedie, usate per lo più per salirci sopra e godere di una miglior visuale. Sin dall’inizio del concerto sono tutti in piedi vicini al palco. Cellulari a portata di mano e tanta adrenalina per chi è cresciuto ascoltando i brani della band scozzese, senza dimenticarne nemmeno una parola.
Una carriera piena di successi, quella dei Simple Minds, coronata dall’uscita l’anno scorso del “The Greatest Hits”, per i loro 35 anni di attività. Nel tour italiano 2014 per la promozione di questo album, iniziato a Milano a febbraio in un gremito Alcatraz, la tappa molfettese è assolutamente unica. La nostra città figura affianco di città molto più frequentate da artisti internazionali e per la maggior parte collocate a nord della penisola: Roma, Ferrara, Udine, Torino, con l’eccezione solo di Taormina. Inserito nella quarta edizione del Festival ‘Luci e Suoni a Levante 2014’, il concerto dei Simple Minds a Molfetta ha dimostrato tutta la vitalità di una band anni 80. Tutt’altro che credere smarrita nel dedalo delle nuove generazioni musicali. Emozionante sia per il pubblico che gli artisti sul palco, che hanno bissato per ben due volte. Ultimo a lasciare il palco proprio Jim Kerr, che ha salutato a lungo il suo pubblico, dimostrando così del calore che lo stesso pubblico era riuscito a comunicargli.
La magica e memorabile serata del 26 luglio ha fatto rivivere tutti i più grandi successi del complesso, dall’iniziale momento techno-pop fino a sonorità più distese e flessuose. Nato ufficialmente a Glasgow nel 1978 e composto da Jim Kerr (voce), Charlie Burchill (chitarra), Derek Forbes (basso), Brain McGee (batteria), il complesso dei Simple Minds inizia a farsi conoscere suonando come gruppo di spalla nelle tournée dei Siouxe, Ultravox, Stranglers e si caratterizza per un certo gusto pop elettronico vagamente visionario. Ma nei primi anni Ottanta, la band lascia la vecchia etichetta “Arista”, trova asilo presso la “Virgin” e viaggia verso il successo. Nel 1981 escono il singolo The American e gli album ‘Sons And Fascination’ e ‘Sister Feelings Call’, seguiti dal singolo Promised You A Miracle e l’album capolavoro ‘New Gold Dream’ (1982). Salendo a grandi passi i gradini della scena rock internazionale, i Simple Minds raggiungono il grande pubblico americano con i singoli Don’t You ed Alive & Kicking. Non è un caso se i brani che hanno più infervorato i fan nell’indimenticabile serata molfettese (Waterfront, In Summertime, Glittering Prize, Someone Somewhere) sono proprio di questi anni.
Ma i Simple Minds non sono solo una band di successo. Verso la metà degli anni 80 sostengono le più note iniziative rock a sfondo sociale: dal lungo tour mondiale del 1985 a sostegno di Amnesty International, fino ai più celebri inni anti-apartheid, Sun City e Biko. In concerto a Molfetta, il complesso non ha mancato di ricordare Nelson Mandela, leader politico sudafricano scomparso lo scorso dicembre, eseguendo la canzone a lui dedicata dal titolo Mandela Day, composta nel 1988 ed eseguita proprio in occasione della festa di compleanno del grande leader sudafricano, allora ancora in carcere.
Anche se meno noti al pubblico più giovane, le canzoni dei Simple Minds imprimono sempre una grande energia e un ritmo senza tempo, propri di una band che dimostra chiaramente di non voler invecchiare.
(Foto di Marina Mongelli)
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