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Sicurezza ed educazione stradale: la Polizia Municipale entra nelle scuole di Molfetta L'amministrazione comunale dà il via ai corsi di educazione stradale in collaborazione con gli istituti scolastici della città
07 ottobre 2008

MOLFETTA - «L'educazione alla sicurezza stradale del cittadino appare una esigenza ineluttabile. Bisogna, dunque, aiutarlo sin dall'età scolare a considerare la strada come uno spazio della vita di relazione nel quale è necessario osservare determinate regole di comportamento per preservare la incolumità propria e quella degli altri.» È prendendo spunto da questa semplice considerazione che l'assessore alla Sicurezza, Mimmo Corrieri, ha dato il via in questi giorni ai Corsi di Educazione Stradale all'interno delle scuole. Agenti della Polizia Municipale, in divisa, hanno iniziato in tutte le scuole medie ed elementari lezioni specifiche sul tema della sicurezza e della educazione stradale con l'ausilio di illustrazioni, fumetti, segnali luminosi e altri strumenti didattici interattivi. Le lezioni si terranno fino al mese di dicembre prima delle vacanze natalizie. L'iniziativa dell'amministrazione comunale è piaciuta molto ai dirigenti scolastici che hanno dato la propria disponibilità ad ospitare gli incontri. Gli argomenti che saranno affrontanti di volta in volta riguarderanno il codice della strada, il comportamento del pedone, le precauzione all'uscita della scuola, la guida del ciclista, il comportamento dell'autobus, i segnali luminosi, i segnali stradali e, infine, i test del perfetto cittadino. «Tutti siamo chiamati a fare la nostra parte, non si può rimanere passivi di fronte ai necrologi del lunedì mattina e ai bilanci dei morti di fine estate» spiega Mimmo Corrieri aggiungendo che «è più che mai necessario concentrare l'azione e gli sforzi per dare ai ragazzi, sin dalle scuole primarie, una solida educazione civica, basata sull'approfondita conoscenza del Codice della Strada e sulla consapevolezza delle tragiche conseguenze che possono derivare da comportamenti non prudenti.» «Lo sviluppo di una città – conclude, Corrieri - non si misura solo dalla sua economia, ma soprattutto dal rispetto verso l'uomo e la vita nella comunità entro cui si vive. Per questo – conclude Corrieri – la scuola e le istituzioni pubbliche devono essere in prima linea nel raggiungimento dell'obiettivo primario che è quello di tutelare la vita.»
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