Si allarga la maggioranza di centrodestra al Comune di Molfetta
Saverio Tammacco sostiene il sindaco Azzollini
MOLFETTA - Ed alla fine “il segreto di Pulcinella” è stato svelato. La già ampia maggioranza di centrodestra che amministra la città, si arricchisce di un nuovo elemento, Saverio Tammacco, ex assessore alle attività produttive di Alleanza Nazionale ed eletto alle scorse elezioni amministrative nella lista de I Socialisti a sostegno del già sindaco della città, Tommaso Minervini. La notizia, a dire il vero, non desta particolare scalpore dal momento che già all'indomani del primo turno si era parlato di un sostegno elettorale garantito da Tammacco al candidato sindaco della Casa delle Libertà, sebbene il diretto interessato abbia sempre seccamente smentito dal momento che la sua lista aveva raggiunto una intesa politica con il candidato del centrosinistra, Lillino Di Gioia.
Eppure a confermare la circostanza di un accordo tra Tammacco e Azzollini c'era stata la nomina in Giunta di Pierangelo Iurilli ufficialmente espressione di una semi-sconosciuta (anzi, togliamo pure il semi…) associazione di imprenditori locali, Molfetta Lavora, ma in realtà indicato esplicitamente dallo stesso Tammacco cui l'attuale assessore al Centro Storico è storicamente legato tanto da aver già ricoperto lo stesso incarico nell'ultimo scorcio dell'amministrazione guidata da Tommaso Minervini, sempre su indicazione del suo “mentore” politico.
Eppure questa realtà, che era sotto gli occhi di tutti e di cui tutti erano a conoscenza, chissà perché continuava ad essere negata dai diretti interessati tanto che questa situazione ha cominciato a stancare anche settori rilevanti della maggioranza di centrodestra che hanno iniziato a fare pressanti richieste di chiarimento al sindaco per capire finalmente quali fossero i confini reali della maggioranza dal momento che il consigliere comunale dei Socialisti continuava a mantenere un atteggiamento ambiguo avendo, da un lato, chiaramente espresso un assessore e, dall'altro, continuando a dichiararsi ufficialmente consigliere comunale di opposizione, tanto da votare contro le dichiarazioni programmatiche del sindaco Azzollini nel corso del primo Consiglio Comunale.
Ed ecco che, mancando quella chiarezza tanto invocata, una parte importante della maggioranza di centrodestra ha “costretto” il consigliere comunale dei Socialisti a venire allo scoperto. Come? In un modo molto semplice, ritardando l'ingresso in Aula di cinque consiglieri comunali. In sostanza in apertura dei lavori dell'ultimo Consiglio Comunale, i membri della maggioranza nell' “Aula Gianni Carnicella” erano solo quindici, insufficienti per proseguire con la seduta. Resisi conto di questa situazione i rappresentanti della minoranza sono usciti dall'Aula al fine di far venir meno il numero legale indispensabile alla regolarità della seduta, ma ecco che Saverio Tammacco è rimasto al suo posto, rifiutando l'invito rivoltogli da un collega di opposizione a lasciare la seduta, garantendo così, con la sua presenza, la solidità della maggioranza.
E così a distanza di poco più di un mese dall'insediamento del nuovo Consiglio Comunale (e fermo restando che Pino Amato è da considerarsi organico alla maggioranza di centrodestra sin dalla sua genesi) ecco servito il primo “giro di valzer” di questa nuova stagione amministrativa.
“Era un chiarimento non più rinviabile”, commenta a distanza di qualche giorno un importante esponente della maggioranza che, poi, non nasconde, a microfoni spenti, che se Tammacco non avesse preso questa decisione a farne le spese sarebbe stato certamente l'assessore Iurilli. Ma pare che non tutti, all'interno della maggioranza, siano ancora completamente soddisfatti dal comportamento del consigliere comunale eletto nella lista dei Socialisti (forza politica, lo ricordiamo, guidata a livello regionale da Alberto Tedesco) ed abbiano richiesto una dichiarazione formale di adesione al centrodestra che potrebbe arrivare già nel corso della prossima seduta della massima assise cittadina. “Troppo comodo dirsi socialisti a Bari, davanti all'assessore regionale alla Sanità, e sostenere il centrodestra a Molfetta”, è il commento di un altro rappresentante della maggioranza. Già, come si dice? Due piedi in una scarpa…