Sermolfetta, una brutta avventura finita bene
MOLFETTA - Paura giovedì in autostrada per l'ambulanza del SER-Molfetta, che tornata a casa, è subito ripartita per un'altra emergenza.
Giovedi pomeriggio squilla il telefono del Sermolfetta: bisogna partire subito per Bologna. Un cittadino molfettese deve sottoporsi a cure specializzate e per farlo ha bisogno dell'ambulanza attrezzata con i più evoluti dispositivi elettromedicali. Alle prime luci dell'alba di venerdi si parte con il cuore in gola.
Senza sapere che il destino ha riservato un brutto scherzo per i ragazzi dal giubbotto arancione. Sull'autostrada A14, all'altezza di Vasto sud, un tir con targa polacca perde una ruota e si scatena l'inferno. Per evitare il pneumatico, una macchina finisce fuori strada, un'altra si capovolge. Mentre dietro sopraggiunge l'ambulanza del Sermolfetta.
L'autista (donna) riesce ad evitare l'impatto con le auto ma non con la ruota impazzita, che danneggia la fiancata del mezzo di soccorso. Viene allertato il 118 Abruzzo e la Polizia Stradale. Alcuni operatori del Ser prestano i primi soccorsi, mentre altri sono impegnati nel monitoriaggio del paziente a bordo. Intanto, scorrono le lancette dell'orologio. Entro le 12 bisogna arrivare a Bologna. Sono le 11.30 quando le sirene giungono nel capoluogo emiliano. In tempo per prestare al paziente le prime cure specialistiche. Sulla via del ritorno la felicità per avercela fatta è solo in parte attutita dai danni riportati dall'automezzo, acquistato con tanti sforzi e sacrifici e con il 5x1000 dei molfettesi.
Ma non c'è tempo per demoralizzarsi. A Molfetta è pronta un'altra squadra per trasferire un paziente coinvolto in un incidente sul lavoro presso un centro di ortopedia e traumatologia fuori città.
Ancora un'emergenza, ancora una corsa.