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“Senza ChiarOscuri”: la legge regionale sulla trasparenza spiegata dall'arte Le opere dell'artista Ada Costa alla Sala Murat di Bari. L'assessore Guglielmo Minervini: “L'arte serve a evocare ciò che non riusciamo a esprimere con le parole, questa legge evoca, allude, vuole indicare l'idea di un'amministrazione a porte aperte che non teme di esporsi al giudizio del cittadino”
01 maggio 2009

BARI - Ultimi giorni di apertura al pubblico nello spazio della Sala Murat di Bari dell'installazione SenzaChiaroscuri dell'artista pugliese Ada Costa. La mostra, curata da Giusy Caroppo, è stata promossa dall'Assessorato alla Trasparenza e Cittadinanza attiva della Regione Puglia, come strumento innovativo e non convenzionale per la promozione e diffusione della conoscenza fra i cittadini della legge regionale n. 15/2008 sulla Trasparenza. È la sfida della politica che si rivolge all'arte per spiegare ai cittadini, con un diverso linguaggio, che i committenti della pubblica amministrazione sono loro. E in tanti hanno già risposto con curiosità e interesse. Non solo il mondo dell'arte ma anche gente comune, scolaresche, giovani e anziani che si sono avvicinati così a una legge che l'amministrazione regionale ha a cuore. La Pubblica amministrazione spesso tende a teorizzare la segretezza della sua attività rispetto allo sguardo dei cittadini. Per provare a rovesciare questo paradigma la Regione Puglia ha emanato una legge che, come spiega il suo promotore l'Assessore Guglielmo Minervini, “sancisce un principio innovativo: i cittadini sono parte attiva del procedimento amministrativo, sono i protagonisti. Con il testo sulla trasparenza abbiamo espresso concetti elementari ma estranei alla politica. La trasparenza è la prima leva per il miglioramento della pubblica amministrazione, è uno strumento per elevare il controllo di legalità ed è fondamentale per irrobustire la fiducia nelle istituzioni. E, infatti, questa legge è stata scritta in una modalità innovativa con un processo che ha stimolato l'apporto dei cittadini”. Perché comunicare i contenuti della legge sulla trasparenza con l'arte? “L'arte serve a evocare ciò che non riusciamo a esprimere con le parole – conclude Minervini –. Nel testo affermiamo cose azzardate per la cultura politica e amministrativa. Questa legge evoca, allude, vuole indicare l'idea di un'amministrazione a porte aperte che non teme di esporsi al giudizio del cittadino”. La mostra resterà aperta fino al 3 maggio.
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