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Sel Molfetta sostegno a Guglielmo Minervini e sdegno per la candidatura di Tammacco del centrodestra con Emiliano presidente
08 aprile 2015

MOLFETTA - Mancano poco più di due mesi al rinnovo del consiglio regionale pugliese e pochi giorni alla definizione delle liste all’interno delle coalizioni che si contenderanno la guida della Regione Puglia. Nell’ambito del centrosinistra SEL darà vita alla composizione di un collettivo intento a rimanere nel solco tracciato in questi dieci anni di pratiche innovative nel governo della regione guidata da Nichi Vendola e che si presenterà all’imminente scadenza elettorale con la lista “Noi a Sinistra per la Puglia”.

«Un percorso avviato con le primarie del centrosinistra in cui i tre sfidanti Michele Emiliano, Dario Stefàno e Guglielmo Minervini si sono confrontati con idee e visioni differenti su come raccogliere un’eredità così significativa quale è stata la “primavera pugliese” nel 2005, con la consapevolezza di aver ben governato in questi dieci anni difficili a causa della crisi economica globale e che ci consente di presentarci al giudizio degli elettori con la credibilità di chi ha saputo ben operare nell’ambito delle politiche regionali – dice un comunicato di Silvio Salvemini (segretario SEL Molfetta). Non vi è dubbio che esistano ancora margini per intervenire su criticità ancora irrisolte, con la necessità di un nuovo ciclo che consenta di far emergere con maggior evidenza quelle trasformazioni strutturali che vanno ad incidere sulla vita reale della società pugliese, ma è altrettanto vero che sarebbe un delitto anche solo pensare di smantellare un preziosissimo lavoro di innovazione e di buone pratiche messi in campo in questi anni. E’ sulla condivisione di questa impostazione che Dario e Guglielmo insieme a SEL, Puglia in più, OPEN e tante realtà associative o di movimento intendono rinnovare l’impegno per la Puglia affinché possa continuare a essere un punto avanzato di politiche innovative, avvalorato da indicatori oggettivi che hanno portato più volte a insignire la nostra regione con prestigiosi riconoscimenti in ambito nazionale ed Europeo.
Risultano dunque incomprensibili le continue prese di distanza rispetto all’esperienza di governo regionale che sta concludendo il suo mandato da parte di Michele Emiliano nel duplice ruolo di segretario del maggior partito della coalizione al governo in questi dieci anni e come candidato Presidente a seguito della recente vittoria nelle primarie. Così come non condividiamo la costruzione delle alleanze che si stanno caratterizzando come una indistinta sommatoria di portatori di voti in fuga da un centrodestra pugliese ormai allo sbando, senza rispettare quegli accordi sottoscritti alla vigilia delle primarie basati su valori e programmi condivisi, col rischio evidente di alimentare un vizio storico delle classi politiche meridionali come il trasformismo e il clientelismo. Siamo nettamente contrari alle “larghe intese” anche quando sui territori sono camuffate da improvvisati soggetti civici. Lungo tutta la penisola, da nord a sud, la riproposizione delle larghe intese per le imminenti elezioni regionali sta determinando la deflagrazione delle coalizioni di centrosinistra con la ribellione di molti militanti e rappresentanti istituzionali. Avviene in Liguria, Toscana, Campania, Sicilia solo per fare gli esempi più eclatanti.
A Molfetta sta destando sdegno nel nostro elettorato la candidatura di Saverio Tammacco, oggi annoverato nelle liste di Realtà Italia a sostegno di Michele Emiliano, esponente storico del centrodestra e fiero oppositore dell’innovativa esperienza del centrosinistra col Sindaco Paola Natalicchio. Registriamo ancora una volta troppa disinvoltura nel consentire tali innesti di personale politico che passano repentinamente da un campo all’altro senza che dai tavoli politici della coalizione emergano riflessioni profonde circa l’opportunità di tali scelte e la valutazione degli effetti di disorientamento che si producono nell’elettorato e che hanno come effetto  alte percentuali di astensione.
In Puglia nei dieci anni del governo Vendola è stato possibile dimostrare concretamente come una regione così complessa è uscita da arretratezze strutturali grazie alla sperimentazione di processi di innovazione, con ampio coinvolgimento democratico mediante alleanze dalla forte omogeneità e coesione politica. Grazie al bagaglio culturale, politico e progettuale è stato possibile elaborare proposte di governo in grado di determinare quel cambiamento profondo della società ed ha consentito di mettere in campo misure di contrasto agli effetti della crisi globale e nel contempo proiettare nel futuro la società pugliese all’insegna dell’innovazione e della valorizzazione delle proprie peculiarità storiche e culturali. Intendiamo rimanere fedeli a questo prezioso bagaglio di politiche all’avanguardia su molti fronti ed è su questi presupposti che si ascrive l’idea di rilanciare la nostra proposta politica col progetto di “Noi a Sinistra per la Puglia”.
Sinistra Ecologia e Libertà ha nel suo tratto fondante la caratteristica di promuovere processi politici volti ad arricchirsi di culture progressiste, riformiste, ambientaliste e libertarie per provare a produrre trasformazioni profonde nel tessuto sociale in cui opera. Non ci ha mai ispirato la difesa identitaria di simboli e apparati, mentre ci ha sempre appassionato la sfida del cambiamento. Abbiamo messo a disposizione le nostre esperienze e i nostri riferimenti culturali con l’intento di rilanciare un soggetto della sinistra innovativo, includente, interprete delle istanze di trasformazione che si sollevano dai territori, sfidando la propensione alle larghe intese proprio sulla cultura di governo. Una riflessione interna che abbiamo avviato a gennaio con il lancio di HUMAN FACTOR e che ci vede in dialogo costante con tutto il fronte ampio che si riconosce nei valori di Sinistra. Da tempo SEL è una costante interlocuzione con esponenti della sinistra PD (Civati, Barca, Cacciari, Cuperlo, Fassina,) in modo da determinare possibili convergenze all’interno del Parlamento, a cui si aggiungono proficue collaborazioni con l’“alleanza sociale” di Maurizio Landini e sperimentazioni territoriali che daranno vita nelle prossime consultazioni regionali a inedite proposte di governo. La Puglia più di altre regioni può essere motore propulsore di un nuovo scenario che può determinarsi nel resto del Paese a seguito dell’esito elettorale, così come Molfetta è chiamata nuovamente a farsi interprete di un laboratorio politico di portata nazionale.
E’ in questa chiave che si inserisce la candidatura di Guglielmo Minervini, protagonista in questi anni di quelle politiche giovanili che hanno restituito alle nuove generazioni la possibilità di essere fautori del proprio destino, non nella solita chiave assistenziale, ma mettendole in condizione di realizzare le proprie aspirazioni e progetti di futuro. Riteniamo dunque indegni gli attacchi ignobili che Guglielmo sta subendo in queste settimane, più di stampo personale che politico, soprattutto quando si cerca di etichettare come opportunistica una scelta che al contrario mette generosamente in gioco il proprio percorso pur di salvaguardare i tratti di buona politica espressi in questi dieci anni e che possono costituire patrimonio comune all’interno della lista “Noi a Sinistra per la Puglia” a sostegno di Michele Emiliano».

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