MOLFETTA - Dopo l’assoluzione per Nichi Vendola, SEL ha ripreso la campagna per le primarie del centrosinistra «Italia Bene Comune». Domani, alle ore 17.30, alla sala stampa del Consiglio comunale di Molfetta (Palazzo Giovene di Piazza Municipio) SEL Molfetta presenterà le proposte di cambiamento per il futuro governo nazionale e lancerà anche a Molfetta la figura di Vendola come candidato premier per il centrosinistra nazionale.
«Riteniamo indispensabile chiudere la parentesi del Governo tecnico che si è caratterizzata per un ostinato rigore dei conti pubblici, con tagli di risorse alle autonomie locali e alla spesa sociale, oltre a un insostenibile aumento generalizzato della pressione fiscale - spiega Silvio Salvemini, segretario politico di SEL Molfetta -. Tutti i provvedimenti che non hanno sortito effetti per migliorare il deficit nazionale, di contro hanno aggravato lo stato recessivo della nostra economia».
Secondo SEl, per far ripartire il motore produttivo dell’Italia è indispensabile prevedere un impegno pubblico nel definire una politica industriale: investire risorse in ricerca e formazione, fonti energetiche rinnovabili, conversione ecologica dell’economia, rinnovare il mondo dell’agricoltura e fare in modo che si abbatta la tassazione sul lavoro. Insomma, «le politiche economiche che si sono rivelate vincenti nel governo della Regione Puglia, così come certificato dagli indicatori rivelati dall’ultimo rapporto SVIMEZ: crescita del PIL, delle esportazioni, dell’occupazione».
«La Ragioneria generale dello Stato e il Dipartimento per lo Sviluppo e la coesione economica di Palazzo Chigi evidenziano come la Puglia abbia registrato la miglior capacità di spesa dei fondi comunitari rispetto alle altre regioni, segno di un’ottima dimostrazione di saper progettare, programmare, investire - continua Salvemini -. Serve restituire la possibilità di produrre ricchezza all’economia reale, al mondo produttivo e del lavoro, affinché si esca dal quel cannibalismo del capitalismo finanziario i cui effetti più evidenti sono la recessione dei mercati, l’impoverimento dei ceti medi e la restrizione degli spazi democratici».
«L'Italia deve tornare a essere protagonista della formazione degli Stati Uniti d'Europa, con al centro politiche fiscali eque che contribuiscano a ridistribuire la ricchezza - conclude Salvemini - e rilanciare un piano europeo per la buona e piena occupazione, per la conversione dell'economia e dei cicli produttivi, per politiche di welfare e di cittadinanza, per il reddito minimo su scala continentale».
Parlando di primarie nazionali, l’incontro di domani potrà essere anche l’occasione per un rapido passaggio sulle primarie del centrosinistra a Molfetta, dopo l’investitura piddina del proprio candidato sindaco (notizia data in esclusiva da Quindici proprio ieri), e per capire il nuovo asset della coalizione e le prospettive future.
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