MOLFETTA - «A conclusione del suo secondo mandato è tempo di Bilanci per l'Amministrazione Azzollini. Una parabola che volge al termine con malcelate fibrillazioni tra Consiglieri Comunali di maggioranza, richiamati ad uno ad uno pur di approvare il rendiconto di gestione 2011 e il Bilancio di previsione 2012». Così Silvio Salvemini, segretario cittadino di Sinistra Ecologià e Libertà, commenta l’ultimo Consiglio comunale (spezzettato in due sedute tra lunedì e ieri mattina) per l’approvazione del rendiconto di bilancio 2011 e del bilancio di previsione 2012: «due atti amministrativi chiave e qualificanti di un progetto politico, ma che a conti fatti rilevano un lungo elenco di promesse tradite verso gli elettori e una imbarazzante serie di opere incompiute».
«Una maggioranza solida, forte del consenso raccolto all'inizio del suo mandato, che si è ridotta in questi giorni a precettare i propri uomini per sopperire alle prese di distanza del vicesindaco Pietro Uva e di alcuni consiglieri di maggioranza - continua Salvemini -. Il rendiconto di gestione del 2011 rivela gravi carenze circa il mancato raggiungimento degli obiettivi fissati, così come il Bilancio di Previsione per il 2012 sconta una scarsa programmazione economica-sociale e dubbie previsioni sulle effettive coperture finanziarie».
«La mancanza del numero legale in Consiglio comunale è emersa proprio a cavallo tra l'approvazione del rendiconto di gestione 2011 e il bilancio di previsione 2012, segno evidente di gravi tensioni interne tra le fila della maggioranza, sebbene vi siano stati maldestri tentativi di minimizzare l’accaduto. Destano sconcerto gli imbarazzi, i silenzi e le risposte evasive dei rappresentanti di questa maggioranza, oltre che di assessori e dirigenti colti in evidente difficoltà rispetto alle obiezioni sollevate dai nostri consiglieri in completa sintonia con gli altri colleghi di opposizione - puntualizza il segretario di Sel Molfetta -. Sembrano lontani i tempi di inizio mandato, quando il sindaco Azzollini si poneva con atteggiamenti sprezzanti e arroganti verso le voci di dissenso che si sollevavano dai banchi dell'opposizione. Oggi si ritrova costretto a rincorrere singoli consiglieri per evitare, almeno formalmente, il fallimento del suo ciclo politico e amministrativo».
«Siamo sicuri che i cittadini sapranno giudicare quanto poco di buono è stato fatto in questi anni. L'emblema di ciò è rappresentato dai lavori del nuovo porto commerciale, la grande opera su cui il Sindaco aveva scommesso per rilanciare l'economia cittadina, ma che a causa di ritardi e inadempienze si sta trasformando in un aggravio di spese che peseranno anche per gli anni a venire. Tra gli ultimi atti forzati della Giunta vi è la delibera che rinnova il contratto in scadenza per quattro dirigenti comunali, sintomo della volontà di condizionare la macchina amministrativa con propri uomini di fiducia anche per il prossimo mandato, indipendentemente dal responso delle urne. Atto inaudito di grave scorrettezza, oltre che di dubbia legittimità, come abbiamo già avuto modo di denunciare pubblicamente».
«SEL Molfetta continuerà ad esercitare una compatta e ferma opposizione a questa Amministrazione di centrodestra ormai al capolinea, sia all'interno del Consiglio comunale con i nostri tre rappresentanti istituzionali, sia come forza politica presente in città. Stiamo mettendo in campo tutto il nostro impegno nel costruire quanto prima un progetto politico alternativo,cercando di favorire la partecipazione dei cittadini nella prospettiva di far uscire Molfetta dal declino in cui versa da troppi anni - conclude la nota stampa-. Vogliamo restituire l'orgoglio di una comunità in grado di affrontare le sfide del futuro senza le paure di un presente figlio di scelte politiche poco lungimiranti e rivolte esclusivamente a pochi beneficiari, che hanno inibito le potenzialità di un reale progresso per Molfetta a vantaggio dell’intera comunità».
© Riproduzione riservata