Segnali e targhe stradali errori ed omissioni
Non so se avete mai fatto caso alle indicazioni stradali, soprattutto sulle arterie più frequentate, come ad esempio la S.S.16 bis. Venendo da Bari verso Molfetta, si trovano le uscite di Giovinazzo Sud, Centro e Nord con tanto di indicazioni di collegamenti con le città dell’interno (Terlizzi, Bitonto) e con le targhe color marrone indicanti i monumenti e i siti importanti (ad esempio la Cattedrale di Bitonto): lo stesso accade a Bisceglie e a Trani. Soltanto Molfetta si distingue per avere una sola uscita di “Molfetta Centro”, preceduta da uscite di complanari o strade vicinali con nomi quantomeno strani: abbiamo l’uscita Colaolidda (?) e poi Serra Nicola (?), oltre a quella della zona artigianale. Questa unica uscita di Molfetta Centro porta i cartelli per Terlizzi, l’autostrada, la Cattedrale di Ruvo, il Museo Iatta di Ruvo e… basta! Non abbiamo in questa città il diritto e la necessità di avere anche noi le uscite Nord e Sud quantomeno per una questione di decongestione del traffico e di facilitazione per chi deve andare a ponente o a levante della città? E, soprattutto, non abbiamo la presenza di uno splendido Duomo in stile romanico-pugliese, monumento nazionale? o di siti museali importanti, o del sito archeologico del Pulo o il Porto? Costerebbe tanto aggiungere qualche indicazione (del tipo “Duomo di S. Corrado, XII secolo”) per ricordare che anche a Molfetta c’è qualcosa che vale la pena di visitare e invogli l’eventuale turista a fermarsi ? L’unico sito indicato, all’uscita zona industriale, è quello della Basilica Madonna dei Martiri, accanto a quelli dei vari centri commerciali, agriturismi, ristoranti, parchi giochi, ecc. Non sarebbe poi il caso di chiedere un impegno definitivo e serio ai signori dell’ANAS e alle autorità regionali, provinciali e comunali che da più di venti anni annunciano periodicamente, con trionfanti manifesti, l’inizio dei lavori di completamento delle altre uscite per Molfetta, peraltro già dotate di cavalcavia, ma in stato di abbandono e degrado? Non sarebbe infine opportuno correggere una buona volta o sostituire i cartelli con toponimi stradali sbagliati, che da tanti anni indicano alternativamente Serra Nicola o Sannicola (anziché Ser Nicola, antica piscina), Via Carraro (anziché Carrare), Colaolidda o Cola Olidda (anziché Cola Lillo, in contrada Montedoro, come precisatomi da uno storico studioso giovinazzese)? E’possibile che nessuno fra coloro che decidono, progettano e controllano la cosa pubblica, si sia mai accorto di questi errori ed omissioni sulla segnaletica? Potranno sembrare queste mie osservazioni inutili e oziose, avendo Molfetta tanti problemi più importanti da risolvere, ma credo che la valorizzazione di una città passi anche dall’attenzione ai particolari e dalla corretta pubblicizzazione del suo patrimonio storico e architettonico.