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Se non ora quando? Il deposito abusivo di ferraglia a Molfetta persiste e nessuno fa nulla Sulla parallela via A. Fontana ferrivecchi abbandonati nonostante la denuncia di Quindici e l'esasperazione sempre più crescente degli abitanti di tutto il quartiere
30 ottobre 2011

MOLFETTA - Quando sarà rimosso il deposito abusivo di ferraglia dalla strada pubblica? Bella domanda. Nelle more, dopo la prima denuncia di Quindici, vi possiamo adesso fornire un’immagine più ravvicinata, non nitidissima perché scattata di notte (di giorno “l’area è operativa”), dell’ingente deposito di rottami su strada pubblica, utilizzato quotidianamente come area di smontaggio, selezione e stoccaggio da un recuperatore che pare non se la passi poi tanto male, a dispetto delle apparenze.

A scanso di equivoci quindi, questo non sarebbe “il classico caso”, per il quale, secondo la “deregulation azzolliniana”, si valuta se “chiudere un occhio”. In ogni caso, i residenti del quartiere di Viale Don Antonio Bello, sono furibondi per il degrado, l’abbandono nel quale versa il loro rione, nell’indifferenza totale delle pubbliche istituzioni e per la tolleranza di questo rottamatore sui generis, che opera in pubblica via.
Si chiedono, in primis: a chi compete la rimozione di quel deposito abusivo su un’area pubblica? Qui non ci troviamo a dover denunciare l’abbandono di rifiuti ingombranti, o di inerti, in città come in campagna, ma ci troviamo al cospetto di un’area “in esercizio”, pieno e quotidiano, di smontaggio, selezione e stoccaggio di rifiuti ferrosi, in un zona di nuova costruzione.
E’ assurda questa situazione, ma insomma, come far comprendere a chi compete che queste maialate non possono più essere tollerate? E’ NORMALE? Non solo: chi ha tollerato quella situazione incredibile, quell’ingente deposito abusivo? NESSUNO HA MAI VISTO NIENTE? NESSUNO SI E’ MAI ACCORTO CHE VENGONO SFASCIATI FRIGORIFERI, TELEVISORI O LAVATRICI DISMESSE?
La nostra è ancora una città civile? Se c’è qualcuno – “a saperlo” – che ha tollerato questa schifezza, meriterebbe la traslazione immediata di tutto questo schifo nei pressi della sua abitazione! E cavolo! E “quanno ce vò ce vò”, la devono smettere questi signori di essere tolleranti con il culo degli altri! Diamine!   
 
Già nel nostro precedente articolo, abbiamo segnalato altre situazioni inconcepibili, non più sopportabili, che abbiamo documentato fotograficamente, anche grazie alle informazioni che ci sono state rese dagli abitanti della zona, quali:
- un rubinetto in quello che avrebbe dovuto essere un campo di calcetto, utilizzato impropriamente dai rom, non solo per approvvigionamento idrico domestico, ma anche per lavaggio in proprio di autovetture;
- marciapiedi dissestati;
- discariche abusive e cumuli di rifiuti;
- assenza di spazzamento ordinario del Viale Don Tonino Bello e di tutte le altre vie di quel quartiere, da parte degli operatori ecologici…
Ma la situazione forse più scandalosa in assoluto, che con queste immagini più dettagliate e recenti, si palesa in tutta la sua gravità, è data da una pubblica via della nostra città, tra edifici, strade (alberate per giunta) e marciapiedi di nuova costruzione, occupata stabilmente da un magazzino abusivo di ferraglie varie, vecchi elettrodomestici, impalcature, televisori…
Perché, costruire nuovi quartieri e poi lasciarli in balia dei barbari? Selvaggi che, si badi bene, non solo scaricano abusivamente i rifiuti e poi scappano! No! Qui, nella situazione di che trattasi, occupano una strada e, sotto gli occhi di tutti gli abitanti (che protestano invano) e, soprattutto, sotto gli occhi di chi passa e, “pur potendo” fa finta di non aver mai visto nulla si mettono sfasciare vecchi televisori, frigoriferi, lavatrici!
E’ UNO SCANDALO! 
 
© Riproduzione riservata
 
Autore: Nicola Squeo
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