MOLFETTA – Il lettore di Quindici, Luigi Tedesco, torna a scriverci. E pone altri interrogativi. Ecco il testo della lettera:
«Gentile Redazione di Quindici,
Innanzitutto vi ringrazio per aver pubblicato la mia lettera sullo scempio che si sta attuando presso il duomo. Vedo che è servita (finalmente) a far discutere, e questo, grazie a voi, è già di per se un bel risultato.
Vi sto scrivendo perche' vorrei rispondere ai tanti che trovo per strada e che mi dicono la stessa cosa. Cosa che e' emersa anche qui, nel forum relativo a questo tema.
Si dice "ma le carte stanno a posto".
E' di questo che voglio parlare. Le carte stanno a posto.
Il problema però è più complesso. Bisogna chiedersi: basta che le carte siano a posto? Basta solo che tutti i timbri, le firme e le autorizzazioni siano a posto per aprire una autostrada agli scempi?
Le carte erano a posto quando anni fa hanno distrutto il palazzo Cappelluti presso la villa comunale.
Le carte erano a posto quando hanno letteralmente cancellato il fabbricato denominato Pansini e Gallo.
Le carte erano a posto quando hanno "regalato" alla città di Molfetta un vero e proprio ECOMOSTRO che si chiama Nuova Capitaneria e non consentirà
mai più ai Molfettesi e non, una passeggiata in riva al mare dal lungomare alla Madonna dei Martiri. Una saracinesca sul mare.... Una puntaperotti in salsa molfettese... Un obrorio.
Le carte saranno probabilmente a posto riguardo a quella sorta di escremento di nuovo torrino che emerge in tutta la sua bruttezza accanto alla cupola del Duomo.
Ma non basta che le carte siano a posto, c'è dell'altro che non è
possibile dimenticare quando si compiono scempi di questo tipo: è il sentire comune, è la storia che viene cancellata, è la qualità della nostra vita che scade inesorabilmente.
Guardate cosa c'è ora al posto del palazzo Cappelluti.
Guardate l'orribile palazzo insignificante al posto del fabbricato di Pansini e Gallo.
Guardate la memoria storica come viene dissipata e persa per sempre quando ad una parte del cantiere navale storico di Molfetta si sostituisce una oscena capitaneria con finestrelle stile loculi o piccionaie.
Guardate cosa c'e' al posto del muro storico accanto a Duomo: un oscena costruzione-torrino meta nelle sere d'estate di cene a due passi dal campanile.
E cosa diremmo se domani venisse uno qualsiasi con le carte a posto, e demolisse il Duomo?
Ha le carte a posto, non gli si può far nulla. Mi sembra davvero tutto surreale.
Come e' possibile che accada tutto ciò? Come e' possibile che in nome delle CARTE SONO A POSTO" si possa VIOLENTARE la città di Molfetta, la storia di Molfetta, noi tutti.
La vecchia costruzione accanto al Duomo non c'è più, la superficialità umana l'ha cancellata per sempre.
Rimarranno solo vecchie foto ingiallite dal tempo a testimoniare un tempo che è stato.
Ed ora non è più.
Cordiali saluti»
Luigi Tedesco
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