Sara Allegretta: Molfetta teatro a cielo aperto
Si avvia alla conclusione l’Estate molfettese, divenuta “Eventi Molfetta” per prolungare la stagione culturale fino ad ottobre. Per fare un bilancio di questa esperienza voluta dall’amministrazione comunale, abbiamo incontrato Sara Allegretta assessore alla cultura. Nel complesso, in qualità di assessore alla Cultura, si ritiene soddisfatta dell’estate molfettese appena trascorsa? «Il cartellone Eventi Molfetta 2019, che copre un arco temporale di oltre 4 mesi, da giugno fino ai primi di ottobre, è un cartellone concepito per andare ben oltre il periodo prettamente estivo e che ha saputo coniugare cultura e turismo. Sono pienamente soddisfatta del gradimento riscontrato a tutti i livelli circa la qualità e soprattutto la varietà delle proposte. Attestazioni lusinghiere sono arrivate da concittadini, turisti, stampa, televisioni, dai quotidiani cartacei ai giornali online, che hanno definito la nostra proposta artistico- culturale: un cartellone senza pari oppure un cartellone 30 e lode». Quali sono i punti di forza che ha riscontrato nell’organizzazione e nella promozione degli eventi? Quali, invece, quelli di debolezza? «Non ho riscontrato punti di debolezza né in promozione, né in organizzazione. Ciascuna associazione ha saputo ben promuovere il proprio evento e raggiungere il massimo del coinvolgimento e della capienza possibile nella location prescelta: dall’Anfiteatro a Piazza delle Erbe, da Piazza Paradiso alla Madonna delle Rose, da Banchina san Domenico a Viale Gramsci; insomma, Molfetta è stata un teatro a cielo aperto». Ritiene che la cittadinanza abbia risposto in maniera entusiasta agli eventi? «Avendo seguito oltre 100 manifestazioni posso sicuramente dire che l’entusiasmo collettivo è stato il vero protagonista di questa lunga estate». Come si è caratterizzata questa stagione di Eventi Molfetta rispetto a quella dell’anno precedente? «Era importante confermare innanzitutto quegli eventi che hanno cominciato a caratterizzare dal punto di vista culturale la nostra città, rendendola riconoscibile ben oltre i confini della nostra Regione. Pertanto sono stati confermati i format come Piano&Friends, che ha aperto il cartellone degli Eventi Molfetta, poi abbiamo proseguito con gli appuntamenti di prosa e lirica con le Serate Verdiane (dopo il successo della Settimana Rossiniana dello scorso anno); da quest’anno abbiamo inserito il Cinema all’aperto e il Festival dei Corti, così come hanno trovato spazio in questo cartellone i momenti legati alla nostra tradizione sia musicale che teatrale, i laboratori per bambini, finalizzati alla conoscenza del territorio, senza dimenticare l’arte con le Mostre in Sala dei Templari, i grandi nomi della musica nazionale ed internazionale (Salmo, Carl Brave, Loreena McKennit, Ornella Vanoni e Renzo Arbore), la poesia, la danza, i musical, le visite guidate gratuite e i momenti di solidarietà». Crede che, in futuro, potrà essere incrementato il coinvolgimento dei giovani nella varie iniziative? «Un cartellone con oltre 500 artisti e 100 spettacoli ha coinvolto tantissimi giovani che ho avuto il piacere di incontrare nelle varie manifestazioni e che abbiamo valorizzato nelle loro performance». C’è chi ha sostenuto che i costi per alcune iniziative siano stati elevati e che qualcuno è stato discriminato rispetto ad altri per la quantità dei contributi. Cosa risponde? «Cito testualmente quanto affermato durante la seconda delle Serate Verdiane: ‘‘ritengo si debba continuare ad investire in cultura: in cultura musicale, del teatro, del cinema, della prosa, questa è la nostra vera ricchezza e non saranno mai abbastanza i soldi che si investiranno in cultura. Stiamo offrendo opportunità e lavoro ai giovani creando ponti culturali’’. E aggiungo, concludendo, che questa amministrazione sta lavorando al recupero e alla valorizzazione dei beni culturali affinché cultura e turismo di qualità possano essere generatori di ricchezza e posti di lavoro». © Riproduzione riservata