MOLFETTA - Numerose segnalazioni giunte al verde contro i reati ambientali, istituito dalla Regione Puglia e affidato alla gestione del Wwf (800 085 898) circa la presenza di chiazze oleose e gasolio nelle acque antistanti la “spiaggia La Maddalena” (scalo di alaggio) oltre a odori nauseabondi dovuti proprio allo sversamento di gasolio. Dopo il sopralluogo effettuato dalle guardie ambientali del Wwf nel sito indicato, in questi giorni il Wwf Molfetta deposita un esposto alla Procura di Trani, in cui si mette in evidenza come i miasmi e, soprattutto, le chiazze di olio siano imputabili alla demolizione di alcuni motopescherecci messa in atto da un cantiere navale locale.
È stato riscontrato, come documentano diverse foto, che è in atto una rottamazione “fai da te”, con un grosso braccio meccanico che demolisce l’imbarcazione riposta proprio sulla battigia. Ne consegue che in mare cadano pezzi di legno, parti ferrose e parti dell’imbarcazione considerate rifiuti speciali e pericolosi (ad esempio olio e gasolio). Numerosi sono i testimoni di un degrado annunciato.
Non ci soffermiamo sull’importante questione della sicurezza sul lavoro e dei dispositivi di protezione individuali, anche se è bene ricordare che solo qualche anno fa ci sono state delle vittime proprio in quell’area. Entriamo, invece, nel merito di situazioni di dubbia gestione ambientale: l’olio è presente, in maniera vistosa, anche sulle barriere frangiflutti.
Nell’esposto si chiede di verificare tutto il tracciato dei rifiuti dalla loro produzione al conferimento finale.
«Il più delle volte – afferma Pasquale Salvemini - ci si rivolge alle tante imbarcazioni che puliscono le sentine e buttano i rifiuti in mare. Oggi il degrado avviene proprio sotto gli occhi di tutti».