Ritrovato un colubro leopardino nel territorio di Molfetta
MOLFETTA - Interessante ritrovamento a Molfetta nei giorni scorsi. All'interno di un fondo in via Terlizzi, nei pressi dello svincolo della Statale 16 bis, è stato rinvenuto un serpente della specie Colubro leopardino - Zamensi Situla, varietà bilineata, della lunghezza di 50 cm. È un serpente non comune ma innocuo. La sua presenza è registrata solo nell'entroterra pugliese.
Il rettile, considerato il più bel serpente europeo, è minacciato da incendi e trasformazioni del territorio; si nutre principalmente di piccoli topi.
A consegnarlo al centro di recupero del Wwf Molfetta i proprietari del fondo che, in un primo momento, hanno avuto timore; poi osservando gli splendidi colori si sono avvicinati con attenzione.
Vedendolo in difficoltà lo hanno recuperato e hanno allertato i volontari.
Il colubro sarà liberato nei prossimi giorni nell'entroterra murgiano, suo ambiente ideale.
La zona in cui è stato ritrovato, fortemente antropizzata, non sarebbe ideale per la crescita e la relativa riproduzione.
Varie sono le ipotesi che potrebbero spiegare la sua presenza in un habitat inconsueto. Per il responsabile del centro di recupero Wwf, Pasquale Salvemini, forse un'autovettura o un altro veicolo possono averlo inconsapevolmente trasportato Molfetta. In questo caso si tratterebbe di un ritrovamento isolato.
Se, invece, si dovesse riscontrare la presenza di altri esemplari sarebbe interessante avviare attività di monitoraggio per comprendere le cause che spingono la specie verso un nuovo territorio; informazioni indispensabili per la sua salvaguardia.
Autore: Leonardo de Sanctis