Ristrutturazione o scempio del Comune a via Fontana a Molfetta? Due lettori scrivono a “Quindici”
MOLFETTA – Ancora una volta l’amministrazione comunale di Molfetta si fa disprezzare per la scarsa trasparenza nei confronti dei cittadini, considerati come sudditi, ai quali non va dato conto delle proprie azioni anche quando si tratta degli interessi stessi dei molfettesi. Un silenzio colpevole quello dell'amministrazione comunale che prende in giro i cittadini autoesaltandosi con comunicati propaganda. Ma la realtà è diversa e i cittadini la vedono ogni giorno.
Ecco un caso emblematico che conferma quanto “Quindici” (quello che gli altri non dicono) va scrivendo da tempo sia l degrado della città, sui cantieri perenni, sulla qualità dei lavori pubblici quasi mai a regola d’arte, sui giardini abbandonati, sull’incapacità di curare il verde, sul consumo di suolo, sul dilagare del cemento. In una parola: lo scempio del territorio e l’incuria dilagante. Poi non diamo solo la colpa al vandalismo.
Ci scrivono due lettori per denunciare una situazione al limite dell’assurdo, che conferma l’arroganza anche degli uffici comunali e del mancato rispetto delle più elementari norme di comportamento di un’amministrazione pubblica. Insomma, il civismo che viene chiesto ai cittadini, non esiste per chi governa. Arroganza pura. Lo segnaliamo anche per le opposizioni che dovrebbero far sentire la loro voce.
Ecco la lettera:
«Buongiorno, scrivo per portarla a conoscenza di un fatto che sta avvenendo nel Comune di Molfetta, riguardante la ristrutturazione di un palazzo comunale sito in via Aldo Fontana 11.
Ad ottobre 2022 ci fu comunicato, verbalmente, che il Comune avrebbe provveduto alla ristrutturazione del palazzo e, non ci fu dato sapere con esattezza cosa riguardava questa ristrutturazione, a grandi linee ci fu detto che avrebbero fatto il cappotto al palazzo, aggiustato il tetto mettendo anche dei pannelli solari (che a tutt'oggi non sappiamo per cosa e per chi verranno utilizzati), le persiane, il pavimento del porticato sotto al portone tutto a grandi linee perché ci è sempre stato negato il consenso ad entrare nello specifico; questa ristrutturazione riguardava il palazzo e non il giardino sul retro in quanto non era previsto nel progetto poiché il giardino stava bene.
A novembre 2022 hanno rotto la pavimentazione del portico e da allora siamo ancora cosi in mezzo alla polvere, siamo stati mesi senza luce nel portico ed un mese fa sono arrivati con una scavatrice ed un cingolato con martello pneumatico ed hanno cominciato a scavare nel giardino facendo un fosso largo sette, otto metri e profondo un metro e tranciando le radici di ben tre alberi, compromettendone la stabilità. Alle mie rimostranze: "ma come il giardino non avevate detto che non si tocca", mi fu risposto che in effetti, nel progetto il giardino non è menzionato ma che hanno dovuto farlo per poter mettere l'impalcatura per poter ristrutturare la facciata interna del palazzo (?), non commento tale risposta, visto che il terreno del giardino era perfetto per mettere l'impalcatura. Oltretutto tutta la polvere che respiro da mesi a me compromette la mia respirazione avendo un pnx al polmone destro cronico ed l'eventuale taglio di quattro pini, sanissimi, bellissimi, di oltre 40 anni comprometterebbe ulteriormente la mia salute essendo, per me, una grande bombola di ossigeno.
Il progetto si rifiutano sia di farmelo vedere che di poterlo leggere, devo fare una richiesta agli atti così che loro hanno tutto il tempo di nascondere qualsiasi cosa.
Vi chiedo di pubblicare questo fatto con le foto del giardino e del palazzo perché i cittadini di Molfetta capiscano come la loro voce e la loro salute non conti nulla e sia vanificata da chissà quali cose che a noi umili cittadini non è dato sapere.
Spero che dalle foto si possa capire lo scempio che è stato fatto al verde pubblico e agli alberi che ormai sono due mesi con le radici tranciate e si stanno lentamente seccando. Un modo molto subdolo per poter giustificare il taglio di pini senza motivazione».
Un’amministrazione si giudica anche e soprattutto dalle piccole (non proprio piccole) cose.
© Riproduzione riservata