Rischio trasporto bombe, il comune di Corato vieta la circolazione nell'area, il sindaco di Molfetta no
Azzollini, contrariamente al suo collega, non ha emesso alcuna ordinanza che vieti la circolazione e l'attività lavorativa nel percorso dei camion carichi di ordigni, ma solo una scorta. Eppure la città è piena di buche e fossi che potrebbero costituire un pericolo per un trasporto così delicato
MOLFETTA – In questi giorni, fino a venerdì, è in atto il trasferimento dal porto di Molfetta alla cava di Corato al confine con il territorio di Ruvo, di ben 38 bombe di aereo al fosforo da 30 libbre, tutte funzionanti, recuperate nel bacino portuale dagli specialisti Sdai della Marina Militare.
Il sindaco del Comune di Corato, per evitare rischi alla popolazione, ha emesso un’ordinanza di divieto di circolazione dei veicoli e di ogni attività lavorativa nel raggio di 300 metri dall’area di passaggio delle bombe fino alla cava.
Nella danger zone l’ordinanza prevede «l'allontanamento temporaneo di tutte le persone presenti, la sospensione di qualsiasi attività lavorativa e l'interdizione veicolare dalle ore 11.00 alle ore 16.00 e comunque sino alle cessate esigenze, limitatamente alla percorrenza dell’autocolonna trasportante gli ordigni bellici ed al solo momento del brillamento degli stessi».
A Molfetta, invece, nessuna precauzione per la popolazione è stata presa dal sindaco, se non quella di far scortare le bombe, come se questa operazione fosse sufficiente a cautelare la popolazione. E se nel trasporto qualche bomba esplodesse, soprattutto attraversando strade piene di buche e fossi? Cosa potrebbe fare la scorta se non saltare in aria insieme agli ordigni?
Ma per il sindaco sen. Antonio Azzollini questa misura è sufficiente. Come mai il suo collega di Corato si è preoccupato di tutelare la popolazione? Non ha pensato quello di Molfetta al rischio delle buche?
Ricordiamo che le operazioni di bonifica del porto dovrebbero durare, se non ci saranno altri rinvii come in passato, fino al 2015. Le attività di "dispolettamento e brillamento" nella cava di Corato avvengono ad opera degli specialisti dell’11° Reggimento guastatori di Foggia congiuntamente alla Marina Militare, alla protezione civile e alle forze dell’ordine.
Il costo dell’intera operazione è previsto in 1 milione e 300mila euro.
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Autore: Giacomo Pisani