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Rinviato l'incontro Molfetta è una città sicura? in programma domani allo Sporting
06 aprile 2009

MOLFETTA - E' stato rinviato a data da destinarsi l'incontro sull sicurezza a Molfetta organizzato dallo Sporting Club-Bridge, presieduto dall'ing. Lillino Di Gioia per domani, martedì 7, alle 19 nella sede sociale di Corso Umberto 70, per intervenuti impegni di qualche relatore. "Molfetta: città sicura?", aveva come relatori il comandante della Compagnia Carabinieri di Molfetta, cap. Domenico Del Prete, il comandante della Tenenza della Guardia di Finanza, stn. Leonardo Rossi, il comandante della Polizia Municipale, cap. Mauro Giuseppe Gadaleta e l'avv. Maurizio Altomare dell'associazione provinciale Antiracket. Leonardo de Pinto, già comandante dei corpi di Polizia Municipale di Molfetta e Trani, sarebbe stato il moderatore del dibattito.
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Nell'opinione pubblica i termini "sicurezza" ed "accoglienza" vengono considerati spesso come antitetici. Invece è vero esattamente il contrario: una città è maggiormente sicura quando è accogliente. La prevenzione di qualsiasi forma di disagio, infatti, è fondamentale per creare un clima di vera accoglienza e generare così quella "coesione sociale" capace di far sentire i cittadini al riparo dalle varie forma di violenza. Tenendo conto che non si può mai considerare la povertà, o altri tipi di disagio, un reato o comunque un problema di sicurezza, è bene chiarire che l'accoglienza che esprime una città è sempre la misura principale per capire il suo grado di civiltà ed il livello di una buona o cattiva amministrazione. Ma cosa si intende per accoglienza? Non certamente un concetto astratto ma, verosimilmente, una pratica quotidiana, concreta e riscontrabile. Così come i genitori vogliono bene allo stesso modo a tutti i figli, ma hanno particolari riguardi e attenzioni a quelli più deboli e in difficoltà, così crediamo debba fare una amministrazione cumunale nei confronti dei suoi cittadini. Sono i cittadini più fragili, quelli che mancano di casa o lavoro, quelli anziani e non più autosufficienti, quelli malati nel fisico o nella psiche, le persone che vengono da altri Paesi, i ragazzi e giovani che cercano di crescere in una società difficile, i soggetti che devono essere la prima preoccupazione del Comune, a ciò deputato anche dalle leggi che individuano nei servizi alla persona uno dei compiti principale dell'ente locale. La città per il pedone, per il disabile, per l'automobilista. Le strade, i trasporti, l'educazione dei cittadini tutti. Non occorrono molte parole quando la situazione è evidente. Quando ogni giorno giungono notizie di furti, rapine, incendi vari, ci si pone la domanda: Molfetta è una città sicura? Sono nato a Molfetta, ho famiglia a Molfetta, i miei genitori e nonni sono sepolti a Molfetta.......mi fa paura la risposta.
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