Rifondazione Molfetta: con i lavoratori Megamark in lotta
MOLFETTA – Sulla vertenza Megamark è intervenuto il Partito della Rifondazione comunista di Molfetta per esprimere la solidarietà ai lavoratori: «Si è tenuto il primo giorno di sciopero, pienamente riuscito, dei lavoratori della società Piramide commerciale italiana spa, una società del gruppo Megamark, contro il licenziamento di 46 dei 100 dipendenti della società. Una procedura di mobilità che anche sul piano formale sembra discutibile. Il gruppo Megamark avrebbe garantito loro, informalmente, la riassunzione presso una cooperativa operante negli stessi magazzini. Nonostante le rassicurazioni i lavoratori hanno deciso con il sindacato di proclamare lo sciopero. Una scelta assolutamente comprensibile per chi dovrebbe passare da essere dipendente di una società appartenente a un grande gruppo ad essere “socio” di una cooperativa con le incognite assolutamente immaginabili.
Insomma, nella logistica come in tantissimi settori le cooperative sono utilizzate come grimaldello dalle società “madri” per liberarsi della responsabilità di gestire il personale e per diminuire i costi, nonché per dividere i lavoratori, indebolire la loro forza e ridurre i loro diritti.
Da anni oramai convivono nello stesso luogo lavoratori che hanno le stesse mansioni e condividono giornalmente le fatiche dello stesso lavoro che però formalmente dipendono da cooperative diverse. Una pratica legale ma da combattere come già si è fatto con i lavoratori e le lavoratrici di Coop alleanza 3.0.
Ovviamente anche in questo caso, come in altre vertenze territoriali ad es. Network Contacts, le minacce di licenziamento non sono il frutto di uno stato di crisi dell’azienda ma solo una strategia per aumentare i margini di profitto e ridurre i diritti dei lavoratori I. Con buona pace della patina “sociale” e “solidale” che in questi anni il gruppo Megamark si è creato.
Seguiremo da vicino questa vertenza come abbiamo fatto oggi e sosterremo questi lavoratori e la loro lotta, a partire dal prossimo consiglio comunale di venerdì 13 settembre in cui chiederemo che l’istituzione locale si schieri a fianco dei lavoratori.
Non possiamo accettare che i lavoratori – parliamo di 46 famiglie – vengano trattati come le merci che movimentano.
Si tratta dell’ennesimo annuncio di licenziamenti, una situazione che deve essere affrontata in maniera puntuale e organica dalle istituzioni locali con strumenti adeguati e previsti dalla normativa che chiediamo vengano predisposti da Comune e Regione.
Non abbasseremo la guardia su questa come su altre emergenze, delle quali la politica non se ne occupa per lasciare mano libera all'Impresa. La sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori, le loro retribuzioni e i loro diritti sono la vera emergenza nazionale alla quale la Politica deve rispondere e dare soluzioni, non le campagne di marketing e disinformazione di qualche ex ministro dell'interno».