Rifiuti, i giovani del Pd: noi non ce ne laviamo le mani
MOLFETTA - I giovani del Partito Democratico di Molfetta prendono posizione sulla questione dei rifiuti e della città sporca, una campagna di sensibilizzazione avviata da Quindici, che ha costretto l'amministrazione comunale ad intervenire.
«La città è sporca e regna incuria e indifferenza: in centro come in periferia i quartieri e le strade rivelano una pulizia sommaria o assente – dicono i giovani del PD - . I cittadini, stanchi di combattere o “fare da sé” si stanno pericolosamente abituando ad una situazione inaccettabile e le denunce stanno lasciando il posto al silenzio.
A noi non va bene: non abbiamo voglia di girare le spalle e di fare silenzio. No, noi non ce ne laviamo le mani e vorremmo che nessuno lo facesse, vorremmo che la città non si abbandonasse a chi la sta colpevolmente abbandonando!
La pulizia è una caratteristica essenziale quando si parla di civiltà: soluzioni maldestre e continui cambiamenti rischiano di portarci verso le situazioni grottesche di cui siamo stati testimoni nei mesi recenti nel nostro paese.
Se restiamo a guardare non potrà cambiare nulla e il problema sarà sempre di secondaria importanza agli occhi di chi ci governa: non lasciamoglielo fare! Se restiamo a guardare c'è il rischio che la situazione diventi irreversibile e la nostra città diventi specchio di un degrado del quale il silenzio dei cittadini è il primo colpevole.
Non possiamo tacere sulle responsabilità di chi, all'interno dell'ASM e preposto a funzioni di controllo e vigilanza, non svolge affatto il proprio dovere favorendo l'inefficienza degli operatori.
Guardiamoci intorno così come abbiamo cercato di fare noi Giovani del Partito Democratico, non smettiamo di denunciare e protestare se vediamo calpestato il nostro diritto ad avere una città pulita, che risulti accogliente per chi ci vive e per chi desidera visitarla, che avvicini piuttosto che allontanare, che accolga piuttosto che respingere: per le nostre strade, da tempo sempre più sporche e dissestate, non è più piacevole passeggiare, incontrarsi e fermarsi. Si è perso persino il ricordo di una città a cui tutto il circondario guardava come esempio culturale e civile: noi vorremmo risvegliarlo e farlo assieme a tutti i cittadini. Dateci una mano!».