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Ricordare rende liberi
15 febbraio 2018

Ricordare rende liberi, questo il titolo della quarta manifestazione che sabato 27 gennaio si è svolta presso il Liceo Scientifico “A. Einstein” dedicata alla commemorazione delle vittime della Shoah. L’iniziativa, sostenuta dalla Dirigente Scolastica prof.ssa Margherita Anna Bufi, ha visto coinvolti gli studenti dell’istituto, i professori referenti e i volontari del progetto SVE Erasmus Plus. La memoria degli avvenimenti del passato dovrebbe rendere ogni uomo capace di non subirli più ma di opporsi ad essi. La manifestazione ha avuto inizio con una performance dedicata al tango argentino, a cura degli studenti del progetto Studentango, che ha trasportato gli spettatori nell’atmosfera degli anni ’30 con musica tanghera danzata da ballerini in bianco e nero, che evocava la scena iniziale del film Schindler List. Alle esibizioni artistiche, alla lettura di poesie e di brani a cura degli studenti e dei volontari SVE in lingua madre si sono alternati coinvolgenti momenti musicali. I ragazzi del coro e dell’orchestra “Santa Depalo” diretti dal maestro Giovanni Carelli, ex alunno del liceo scientifico ‘A. Einstein’, hanno commosso il pubblico con brani scelti per il loro messaggio di denuncia contro la violenza: la musica come linguaggio universale per celebrare la vita e la libertà. Le note de “La vita è bella” hanno accompagnato il messaggio di speranza e fiducia che questa triste pagina di storia ci ha trasmesso. Gli studenti hanno proposto alla platea, attenta e coinvolta, una toccante esibizione, sulle stragi dei migranti che quotidianamente sconvolgono i nostri mari e sull’indifferenza mostrata al riguardo. La dirigente, apprezzando il lavoro dei ragazzi, ha ribadito l’importanza del ricordo, richiamando un intervento della neo senatrice Liliana Segre e il ruolo della scuola portatrice di valori di pace e solidarietà. Parole di apprezzamento infine sono state pronunciate dal sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, al termine della manifestazione per rimarcare l’importanza dell’evento come un momento di riflessione e di attualizzazione di un messaggio sociale fondamentale: ricordare rende liberi. È stata una giornata portatrice di fortissime emozioni e molteplici temi su cui riflettere. Francesco Ragno 3ªA

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