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remio Scuola del Rotary Cl ub Molf etta Giovani, prospettive di lavoro in tempo di crisi. Favuzzi (Confindustria): formazione continua e nuove professioni Premio Scuola del Rotary Club Molfetta
15 novembre 2013

Stiamo vivendo una trasformazione profonda, ma l’Italia e l’Europa hanno perso il contatto con questa trasformazione. A subire di più le conseguenze della crisi sono i giovani: il 50% di quelli che cercano lavoro sono al Sud e 1 su 2 rischia di restare disoccupato nel medio- lungo periodo. I giovani fra i 30 e i 40 anni che non sono riusciti ad entrare nel mondo del lavoro, avranno difficoltà, una volta superati i 40, ad inserirsi. Questo è lo scenario drammatico dell’Italia che ha come conseguenza una fuga di laureati all’estero. Ne ha tracciato una sintesi il dott. Domenico Favuzzi, presidente e amministratore delegato di Exprivia Spa e presidente di Confindustria Puglia, nel suo intervento al tradizionale Premio Scuola del Rotary Club di Molfetta. Favuzzi ha trattato un tema molto attuale: “Giovani e lavoro: prospettive in tempo di crisi”, soffermandosi soprattutto sul ruolo di formazione della scuola. È entrato in crisi il mito del posto fisso e dell’impiego pubblico per tutta la vita lavorativa e non si riesce ancora a trovare una soluzione adeguata, al punto che cresce a dismisura il numero dei precari. Per superare questa condizione, secondo Favuzzi, è necessario interpretare il lavoro in modo diverso dal passato: si deve puntare alla formazione continua, non smettere di imparare, per seguire l’evoluzione della tecnologia in un mondo che si evolve rapidamente e ti costringe ogni 3 anni a cambiare il modo stesso di lavorare. Ma per fare questo occorre essere flessibili e veloci nell’apprendimento di nuove nozioni. Il Dott. Favuzzi ha fatto riferimento ad un settore che sembrava in crisi come quello dell’agricoltura per spiegare come anche qui la scienza ha preso il posto dell’attività tradizionale, con l’agroindustria che si evolve continuamente, fino al punto da modificare gli alimenti con l’obiettivo di curare le malattie delle persone. E’ una scienza nuova che apre nuove prospettive per chi voglia percorrere questa strada. Quali soluzioni? Sviluppare il proprio talento e la capacità di risolvere problemi nuovi e complessi e creare valore. Il mondo del lavoro ha bisogno di creare valore, lavorare vuol dire aggiungere valore a quello che si fa. E soprattutto non smettere mai di imparare: è l’unica condizione per avere un posto di lavoro. Infine occorre superare l’individualismo anche sul fronte lavorativo: oggi non si può più operare da soli, ma si deve lavorare in equipe con caratteristiche interdisciplinari. È questa la chiave del successo, senza inseguire modelli del passato che non esistono più e sono perdenti. Dopo la prolusione del dott. Favuzzi, il presidente del Rotary Club di Molfetta, gen. Dante Angrisani, ha ricordato come il sodalizio sia sempre attento ai giovani e alla formazione scolastica. Per questo ha istituito il Premio Scuola, un appuntamento ormai tradizionale per offrire riconoscimenti ai giovani che hanno ottenuto il massimo dei voti negli ultimi 3 anni della scuola superiore. In conclusione si è proceduto alla consegna dei premi ai ragazzi meritevoli del territorio del Club del territorio del Club (Molfetta, Giovinazzo, Terlizzi e Ruvo). Ad ottenere il primo premio è stato Roberto D’Addato dell’Ipssar Alberghiero di Molfetta. Questi gli altri premiati: Annamaria Minervini, Liceo Scientifico Molfetta; Gioacchino Antonelli, Liceo Scientifico Tedone Ruvo di Puglia; Pasquale Mazzone, Ipsiam Vespucci Molfetta; Barbara Francioni, Liceo Fornari Molfetta; Angela Maria Vilardi, Itcg Salvemini Molfetta; Lucia Natalicchio, Liceo Classico Leonardo da Vinci Molfetta; Lyuba Vittoria Urbano, Liceo Classico Sylos Terlizzi; Marta Maria Tangari, Liceo Scientifico Tecnologico Ferraris Molfetta; Alessandro Lusito, Ist. Tecnico comm. Tannoia Ruvo di Puglia; Angela Magrone, Liceo Classico Spinelli Giovinazzo; Ilaria Capurso, Istituto professionale servizi commerciali “Bello” Molfetta; Sheila Andriola, Istituto professionale per l’agricoltura “De Gemmis” Terlizzi; Caterina Lovascio, Liceo Classico Fiore Terlizzi; Alessandro Lamanuzzi, Istituto Tecnico commerciale Salvemini Molfetta.

Autore: Adelaide Altamura
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