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Regioni e città, i nuovi protagonisti della Cooperazione territoriale 2007-2013
06 ottobre 2010

BARI - Competitività, cooperazione e coesione di tutte le regioni, è il tema che ha ispirato l’ottava edizione degli Open Days 2010, in corso in questi giorni a Bruxelles. In linea con esso il workshop, che si è svolto questa mattina, organizzato dalla Regione Puglia presso la sua sede a Bruxelles, dal titolo: “Regions and cities leading the way to improved EU Territorial Cooperation”.
Numerosi i contributi, nelle due sezioni del workshop dedicate allo sviluppo dei progetti strategici e agli interventi innovativi, cui hanno partecipato: Samuel Horion, a capo dell’Urban Development, Greater Dunkirk Council (Bring Up - URBAN II); Boyadzdhieva Ruska, direttore dell’EU Integration Directorate (Joining Forces - URBAN II); Claudio Polignano Task force “European Territorial Cooperation” del Servizio Mediterraneo della Regione Puglia (Puglia Alterenergy – IPA Adriatico); Maciej Nowicki, direttore del Department of Regional Development and Spatial Planning in Marshal’s Office - Lubuskie Voivodeship (INTERREG IIIA); Dafydd Pugh, capo del Kent Bruxelles Office; Juan Manuel Revuelta, Direttore generale della Delegazione Regionale di Valencia a Bruxelles (Chord, Shif, InnovateMed – MED); Carmela Crotone, Coordinatore tecnico per le Relazioni Internazionali e il Settore Progetti Europei della Regione Campania; . Stephane Pouilly, Director in carica per gli Affari UE, della Regione Nord-Pas de Calais.
Ciascuno ha portato la testimonianza delle proprie buone pratiche, in termini di cooperazione transfrontaliera e transnazionale e, soprattutto, degli strumenti innovativi già adottati o in fase di sperimentazione per migliorare tale processo di cooperazione. In particolare la Regione Puglia, con Claudio Polignano, ha presentato il Progetto Strategico ALTERENERGY, candidato nel Programma di Cooperazione IPA Adriatico e, caso unico in Europa, già previsto nello stesso Programma Operativo. Il Progetto Strategico ALTERENERGY ha l’obiettivo di sviluppare modelli replicabili di gestione sostenibile delle risorse energetiche nelle piccole comunità adriatiche, con un occhio di riguardo all’armonizzazione legislativa in campo energetico e un risultato garantito in termini di ottimizzazione del mercato energetico adriatico. “ALTERENERGY - ha sottolineato Polignano - rappresenta un caso esemplare, in quanto è stato caratterizzato da una metodologia generativa unica e, soprattutto, nel rispetto della sua natura strategica.
Il Progetto può vantare una serie di elementi dal fondamentale valore aggiunto: l’utilizzo di fondi aggiuntivi regionali per la cooperazione transnazionale (Art. 37/6/B del REG CE 1083/2006), la possibilità di conservare la governance pubblica dei processi di sviluppo dell’energia e del relativo mercato, la potenziale trasferibilità dei risultati presso altre realtà locali europee, l’assenso di tutti gli stakeholder grazie alle metodologie partecipative che si intende mettere in campo”.

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