REGIONANDO - Sì unanime, con riserve, al pdl contro il condono edilizio
BARI – 8.12.2003
Cinque proposte di legge in materia urbanistica all'esame della commissione permanente all'ambiente del Consiglio regionale. "Cinque argomenti, tutti di iniziativa dei gruppi di centrosinistra" hanno osservato i rappresentanti dell'opposizione, nell'illustrare le decisioni dell'organismo in una conferenza stampa improvvisata. Mimmo Lomelo (Verdi), Michele Losappio, Luciano Mineo (DS), e Pietro Pepe (Margherita) - alla seduta ha partecipato Carlo Madaro (Italia dei Valori) - hanno anticipato un emendamento alla legge di bilancio, in discussione nell'ultima sessione dei lavori consiliari del 2003. Proporrà l'inserimento del primo articolo della proposta di legge che "scongiura le ricadute sul territorio del nuovo condono edilizio concesso dal governo Berlusconi".
La quinta commissione, presieduta da Mario Carrieri, ha infatti espresso parere positivo unanime sul primo articolo dell'iniziativa legislativa che prevede disposizioni urgenti in tema di sanatoria degli abusi edilizi. "Per salvaguardare l'identità e l'integrità del territorio regionale - dispone - non è ammessa la sanatoria delle opere edilizie realizzate in assenza dei necessari titoli abitativi". "Bastava questo articolo", ha notato Pepe.
Nel complesso, la proposta di legge avuto il sì dei consiglieri del centrodestra, con una riserva da parte dei consiglieri di Forza Italia, legata alla verifica della possibilità tecnica per una Regione di "legiferare" diversamente da quanto disposto dal governo centrale. "Ma questo è indiscutibilmente possibile" ha osservato Mineo, nel segnalare il voto a favore degli "azzurri" Mincuzzi e Camilli a gran parte dell'articolato, escluso il primo comma dell'art. 2 che escluderebbe dal divieto le opere ultimate entro il '94 e già oggetto di richiesta di titolo edilizio.
Dopo il sì in commissione, per regolamento il testo potrà approdare in Aula solo dopo la sessione di bilancio. Da qui la proposta-provocazione del centrosinistra di inserire nella legge finanziaria 2004 della Regione il primo articolo, quello condiviso all'unanimità da tutte le forze politiche. Mineo ha parlato di "grosso successo dell'opposizione", che secondo Pepe si fa opposizione di governo". "In Aula - ha fatto notare Lomelo - la maggioranza dovrà uscire allo scoperto, se vorrà smentire il parere espresso nella 'quinta' dai suoi rappresentanti". Losappio ha sottolineato spiritosamente il "favore reso al Presidente Fitto: non dovrà che alzare la mano in Consiglio... e dichiararsi prigioniero".
Anche gli altri argomenti affrontati nella riunione hanno riguardato quindi iniziative dei consiglieri d'opposizione. Un gruppo di lavoro interno unificherà le due proposte di modifica della legge sugli accordi di programma per insediamenti produttivi. L'orientamento è di portare da 10 a 50 i posti di lavoro minimi richiesti e di consentire la "scorciatoia" solo se lo strumento urbanistico locale non disponga di "aree idonee con destinazione specifica". Decisa anche all'unanimità l'audizione del dirigente regionale competente, per verificare la disponibilità di personale e le condizioni ambientali in cui si svolge il lavoro del settore.
Quanto alle due proposte di legge sulla modifica della legge regionale urbanistica n. 20/2001, la questione del silenzio assenso resta legata al confronto sui poteri regolamentari del Consiglio regionale, all'ordine del giorno nella seduta di giovedì 11 dicembre. La sorte delle iniziative legislative dipenderà dalle decisioni sulla natura del Drag. Bisognerà prima sciogliere il dubbio se il documento di assetto generale del territorio sia un atto di Giunta o uno strumento di pianificazione, da adottare in questo caso con legge regionale.