REGIONANDO - Maniglio sul federalismo della destra: “Meno tasse (al nord). Meno sprechi (al sud)
Niente aerei, treni a vapore e 8.000 docenti a casa e via tagliando”
BARI - Il presidente del gruppo consiliare del Pd, Antonio Maniglio (foto)prende posizione sul federalismo del centrodestra: “Attendiamo di leggere le norme sul federalismo, ma l'impressione è che la montagna stia partorendo un mostriciattolo. Intanto, prima di vedere i numeri per capire chi ci guadagna e chi ci perde, apprendiamo che è pronto già lo slogan: “meno sprechi e meno tasse”.
E' vero che la pubblicità e l'anima del commercio, ma qui si parla della vita delle persone e dei loro diritti e chi governa non dovrebbe produrre spot ma dare risposte chiare.
Andiamo al sodo: il federalismo nasce per redistribuire i soldi tra gli italiani.
L'obiettivo è dare di più alle regioni più ricche (altrimenti fanno la…secessione!) e togliere una parte delle risorse al sud sprecone e mantenuto.
E siccome tutte le simulazioni fatte sulle diverse proposte di federalismo (modello Lombardo, prima, seconda e terza bozza-Calderoli) hanno in comune il segno meno per la Puglia e il Sud, l'arcano di come si possano pagare tasse, e non tagliare le risorse al sud, è presto svelato.
Il nord, che tratterrà una parte delle imposte, pagherà meno tasse; al sud, in nome della lotta agli sprechi, si stanno già tagliando i collegamenti aerei, non ci sono più gli eurostar, ogni viaggio sta diventando un calvario.
Aspettiamo i numeri, d'accordo. Ma se le premesse sono queste, se il Sud viene rappresentato come il luogo della dissipazione, ho l'impressione che il governo Pdl-Lega prenderà una botta memorabile. Ma naturalmente siamo agli inizi. E come è capitato con la riforma secessionista, affondata dal referendum popolare, anche questa volta il mezzogiorno e la Puglia faranno sentire la loro voce a difesa dei diritti di tutti gli italiani, da Bolzano a Canicattì”.