REGIONANDO - Il consiglio regionale: no all'aumento dei canoni demaniali
BARI – 13.12.2003
Il consiglio regionale all'unanimità ha approvato un ordine del giorno per invitare il governo a cancellare la norma che prevede l'aumento del 300% dei canoni demaniali marittimi, col rischio di danneggiare l'industria turistica pugliese.
Questo il testo dell'ordine del giorno:
Premesso che:
- l'art.32, commi 21, 22 e 23 del D.L. n 269 del 24 -lO - 2003, prevede l'aumento del 300% dei canoni demaniali marittimi a partire dal primo gennaio 2004;
- l'aumento dei canoni produrrà effetti depressivi per l'economia turistica balneare e per l'occupazione;
- le imprese balneari pugliesi, così come quelle di altre regioni, rappresentano uno dei comparti trainanti dell' economia turistica locale e nazionale e in seguito a detto aumento rischiano la chiusura.
Considerato che:
- il detto aumento non consentirà investimenti di miglioramento e di innovazione nel settore, produrrà una lievitazione dei prezzi del posto spiaggia per i turisti che sceglieranno l'Italia e la nostra regione e si farà sempre più dura la competizione con altri Paesi del Mediterraneo ed in particolare con la vicina Croazia.
Invita
Il Governo nazionale a:
* sopprimere l'art.32, commi 21, 22 e 23 del D.L. 24ottobre 2003 n. 269, che prevede l'aumento dei canoni demaniali marittimi al 300% su quello attuale;
* ridurre l'aliquota Iva dal 20% al 10% in analogia ad altre categorie turistiche;
* applicare per le concessioni demaniali gli stessi canoni vigenti nell'anno in corso.