Radio FGen: il ritorno di una passione e un impegno
Il progetto finanziato dall’Agenzia nazionale giovani
Spazio, voce, idee: Molfetta e i giovani avvertono questi impellenti bisogni. Radio Free Generation, o più semplicemente Radio FGen, dopo aver realizzato circa 40 podcast con il progetto ANG in Radio, finanziato dall’Agenzia Nazionale Giovani, è pronto a soddisfarli. Ma come nasce l’iniziativa? Gabriele Vilardi e Corrado Altomare, tra i promotori della web-radio, rilasciano a “Quindici” un’intervista in cui spiegano il progetto, lanciando propositi per il futuro. Corrado: «L’idea del bando è nata per caso, grazie ad una intuizione del direttore dell’Agenzia Nazionale Giovani, Domenico de Maio. Infatti, è stato lo stesso direttore, in occasione dell’inaugurazione di Radio Free Generation a Molfetta, a spiegarci dell’esistenza di una radio nella sede dell’Agenzia Nazionale. Vista la sua passione per la musica, ha deciso di rispolverare l’attrezzatura per dare vita ad ANG in radio (https://www. mixcloud.com/anginradio/). In seguito, è stato presentato il bando per creare le web radio satelliti di ANG in Radio. L’associazione InCo Molfetta, essendo venuta a conoscenza del bando, ha proposto alle realtà locali di realizzare una partnership col fine di raccontare la realtà locale e il territorio di Molfetta. Così è nata la rete di associazioni ed enti che hanno deciso di mettersi in gioco per realizzare per la prima volta una web-radio a Molfetta: La Cittadella degli artisti, Comunità Oasi 2 San Francesco Onlus, Arci Orizzonti, La Plancia Piena, Eurosud, Rotaract Molfetta, T.E.S.L.A – Tempi e Spazi Liberamente Attivi, il Comune di Molfetta, l’ITET Salvemini, Liceo Classico “Leonardo da Vinci” e Liceo Scientifico “A. Einstein”». Gabriele: «Viste le buone vibrazioni durante le registrazioni, ci siamo detti: perché non provare a continuare a raccontare storie, esperienze, progetti, passioni dei ragazzi? Per queste ragioni abbiamo deciso di incontrarci nuovamente in due appuntamenti prima delle feste natalizie, per immaginare assieme come continuare e come autofinanziare le spese da sostenere. Così Ang in Radio Free Generation diventa Radio FGen. Il nome e il logo nascono da un brainstorming tra Giuseppe Mastropierro, il grafico dell’Associazione InCo e i primi partecipanti alla digital radio». Di cosa si occuperà la radio emergente? Corrado: «I podcast finora realizzati, presenti sul sito https://freegenerationradio. it/, sono divisi in 10 categorie (Socialità, Politiche Giovanili, Opportunità, Musica, GEEK, Europa, Sport, Economia, Cittadinanza Attiva ed Ambiente), che rappresentano i macro-settori che verranno discussi a Radio FGen. L’obiettivo è creare delle rubriche, all’interno delle categorie, in cui chi vuole può raccontarsi e raccontare il territorio». Gabriele: «Radio FGen darà spazio alle realtà del territorio, approfondendo temi locali senza tralasciare le questioni di più ampio respiro. Il sorriso e la musica sono il filo conduttore dei vari podcast che verranno realizzati». Quali sono gli obiettivi prefissati? Corrado: «L’obiettivo è che la radio possa divenire il melting pot delle realtà locali e dei ragazzi per parlare di ciò che amano, delle loro passioni, dei loro hobby, di ciò che accade a Molfetta e nel territorio limitrofo. Inoltre, Radio Free Generation potrebbe diventare il punto di riferimento degli ascoltatori per scoprire cosa accade sul territorio: eventi, sport, manifestazioni, iniziative, opportunità». Gabriele: «L’idea di base è quella di liberare le giovani generazioni dal silenzio e dall’anonimato delle molteplici iniziative che si svolgono sul territorio senza avere un’adeguata diffusione. Abbiamo pensato di darci del tempo per costituire un gruppo di lavoro che possa organizzare un foundraising necessario per poter sostenere le spese della Siae, della strumentazione acquistata e di quella che sarà utile in futuro. Si è pensato di utilizzare vari strumenti per la raccolta fondi: sostegno economico tramite Iban dell’Associazione InCo Molfetta, associazione di punta del progetto iniziale oltre che luogo fisico della radio, con causale dedicata; finanziamento di realtà sociali ed economiche con la campagna “Io sostegno RadioFGen”, finanziamento durante gli eventi in cui siamo invitati a presenziare e a raccontare. L’idea è di essere in grado di realizzare podcast dentro e fuori la sede della digital radio, così come successo all’appuntamento “Stai fuori?” e alla II edizione del Pulp Festival, in modo da creare un nuovo canale di informazione utile per la comunità». Si sta riscontrando grande interesse da parte di giovani interessati a collaborare con la radio? Corrado: «Ad oggi non sono ancori in molti a conoscere Radio FGen, oltre alle realtà che hanno preso parte al bando fin dal primo momento, perché si tratta di un’iniziativa locale in fieri e molto giovane (l’inaugurazione è avvenuta solo a dicembre). La speranza è che, col tempo, la radio possa crescere grazie al contributo della comunità locale e grazie ad eventi, iniziative e collaborazioni che portino sempre più persone ad avvicinarsi a noi».Gabriele: «Ci sono ragazzi che non solo ci hanno contattato per collaborare, ma ci hanno anche proposto nuovi contenuti da trattare. Viste le feste natalizie abbiamo lasciato in stand-by tutto ma, adesso, avvieremo con maggior determinazione il progetto, cercando di ampliare sempre di più l’utenza ma soprattutto le collaborazioni ». Quali vantaggi porterà la radio sul territorio? Corrado: «Una sensazione comune di chi vive a Molfetta è che manchi un luogo dove poter discutere di ciò che si ama. Ci sono tante storie, realtà, eventi ed opportunità nella nostra città non conosciute come meriterebbero. La speranza è che Radio FGen possa essere la cassa da risonanza per tutte quelle persone che hanno qualcosa da raccontare. Un luogo dove mettersi alla prova, uscire dalla comfortarea e descrivere se stessi». Gabriele: «Puntiamo a riempire un vuoto d’informazione non sempre adeguatamente riempito dagli strumenti e dai mezzi fin ora presenti. Vogliamo provare a costruire, assieme a tutti coloro che sentono il bisogno di raccontare Molfetta, una comunità variegata ma soprattutto viva». Viva quanto la voglia di crescere e di arrivare lontano. © Riproduzione riservata