Quindici intervista la politica e la città: prima i programmi e le progettualità, dal territorio al porto
Non era mai accaduto a Molfetta che un giornale riuscisse a mettere insieme le forze politiche del centro sinistra per farle dialogare sulle prospettive della città. Non era mai accaduto che fosse organizzato un dibattito all’americana, con tempi scanditi e rapidità negli interventi: un talk show efficace che ha messo in difficoltà i rappresentanti dei partiti abituati a lunghi monologhi in consiglio comunale. Lo ha fatto “Quindici” che tornerà a realizzare queste iniziative anche su latri temi, ma che si prepara soprattutto al confronto fra i candidati sindaci del centrosinistra. Il centrodestra è monolitico, non dialoga, obbedisce solo all’ex sindaco sen. Antonio Azzollini che sceglie candidati e uomini dei posti chiave, da perfetto reuccio di periferia, alla faccia della democrazia. Ma a loro piace così! A detta di tutti i partecipanti, del pubblico e di qualche osservatore, l’iniziativa è stata un successo a riprova che la gente crede ancora al dialogo e che su alcuni temi ci si può confrontare anche al di fuori delle segretarie dei partiti, favorendo la partecipazione popolare. “Quindici” ringrazia i partecipanti per la disponibilità dimostrata e soprattutto il rispetto dei tempi (sforato solo in rari casi) e dà loro appuntamento alle prossime “Interviste” previste per i prossimi mesi. Il forum è stato anche interamente filmato ed è visibile nella web tv di “Quindici” sul nostro quotidiano in internet “Quindici on line”. Il talk show, condotto dal direttore di “Quindici” Felice de Sanctis alla Sala Turtur, ha permesso di chiarire non solo alcune posizioni politiche, ma discutere anche di programmi e primarie locali. Una vetrina anche per i cittadini di Molfetta di fronte alla magmatica situazione del centrosinistra locale e delle diverse e varie alleanze che si vanno prospettando. Il successo dell’iniziativa ha confermato il ruolo leader di “Quindici” nell’informazione del territorio. Cinque i personaggi politici presenti (vedi foto): Nicola Piergiovanni (SEL), Gianni Porta (Rifondazione Comunista), Annalisa Altomare (Lista Emiliano), Pino Amato (UDC) E Mino Salvemini (Pd). In stile “talk show all’americana”, con regole rigide fissate all’inizio, i politici sono stati intervistati dai redattori di Quindici e, alla fine, anche dagli stessi cittadini. Tre le tematiche affrontate: politica, territorio e porto (bilancio-economia e cultura sono state, purtroppo, rinviate a un secondo appuntamento per ragioni temporali). In particolare, oltre alla politica (dalle primarie nazionali a quelle locali con la scelta del candidato sindaco), l’argomento più dibattuto anche tra il pubblico è stato quello sul territorio per le varie problematiche riguardanti il degrado urbano, ambientale e territoriale. Seppur per alcuni il tempo era limitato (3 minuti ciascuno scanditi da un grande timer), i politici hanno espresso le loro opinioni concordanti o divergenti a seconda dei temi. Tutti d’accordo sulla scarsa affluenza di molfettesi alle primarie di domenica 25 (inferiore alla media regionale e nazionale, probabilmente perché molte forze politiche erano affaccendate in questioni di carattere locale). Concordi anche sul degrado ambientale in cui viviamo e sulla necessità di riqualificare le zone già esistenti piuttosto che costruirne altre. In disaccordo, però, sul progetto porto: considerato un’infrastruttura che darà a Molfetta la possibilità di rilanciarsi nel traffico nazionale da una parte e dall’altra una «pietra d’inciampo». Anche dal pubblico sono emerse importanti problematiche in riferimento non solo alla situazione politica attuale, ma alla programmazione da elaborare per la valorizzazione del decoro urbano, del centro città, della costa e del territorio agricolo, oggi oggetto di incuria e abbandono (numerose le discariche a cielo aperto di rifiuti ingombranti e pericolosi, come l’eternit). In queste pagine trovate i particolari del dibattito con gli articoli dei redattori di “Quindici”, mentre le considerazioni politiche sono sviluppate nell’editoriale del direttore Felice de Sanctis.