Questa mattina a Bari ricordo di Peppino Impastato
BARI – Questa mattina alle ore 11 presso la Facoltà di giurisprudenza di Bari (2° piano, aula 3), sarà possibile rivivere il ricordo di Peppino Impastato, raccontato da suo fratello Giovanni. L’iniziativa è di Giuseppe Di Matteo del Movimento Agende Rosse Provincia di Bari e dell’Associazione Culturale Santa madre Puglia.
A moderare l’incontro i coordinatori delle associazioni organizzatrici, Savino Percoco del Movimento Agende Rosse della Prov. di Bari (gruppo Giuseppe Di Matteo) e Roberto Varricchio dell’ass. culturale Santa Madre Puglia.
Un importante appuntamento intitolato “quei 100 passi tra Stato e mafia” in cui verranno ripercorsi le fasi salienti della vita di Peppino, un giornalista, poeta e attivista nato a Cinisi (PA) da una famiglia di origine mafiose, da cui prese le distanze etico /culturali rompendo persino i legami con suo padre Luigi.
Memorabili le sue scenografiche denunce, nelle quali, attraverso la satira su giornali, esposizioni fotografiche di piazza ed il programma radiofonico “onda pazza” di Radio Aut, beffeggiava mafiosi (Tano Seduto …) e politici collusi.
Peppino fu assassinato per ordine del boss Gaetano Badalamenti il 9 maggio di 37 anni fa, nello stesso giorno del ritrovamento del cadavere di Aldo Moro, ma il suo omicidio non ha impedito che il suo insegnamento antimafioso continuasse ad aleggiare quale monito per le generazioni future.
"Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà”.