Quel telefono della polizia locale sempre muto a Molfetta
MOLFETTA – Tra le prime cose da affrontare da parte del nuovo comandante della polizia locale ten. col. Cosimo Aloia, come “Quindici” (quello che gli altri, collaterali all’amministrazione, non dicono) ha scritto in più occasioni, c’è il rapporto con i cittadini. Un rapporto pessimo aggravatosi con gli anni e con l’ultima gestione del comandante Di Capua.
A far irritare i cittadini di Molfetta, c’è soprattutto il fatto che la polizia locale non sempre risponde al telefono: una cosa che abbiamo verificato personalmente.
Un’ulteriore segnalazione viene da un cittadino che ha aperto un dibattito su facebook, ottenendo varie conferme di questa mancanza di attenzione, quando il riferimento della polizia locale dovrebbe essere il primo servizio dell’amministrazione comunale, che sembra anch’essa sorda a questa richiesta dei cittadini.
Tra l’altro, come dimostra questa nota, c’è il rischio di incidenti a quell’incrocio: ecco perché le segnalazioni dei cittadini vanno sempre tenute presenti, anzi, i molfettesi vanno ringraziati per questa collaborazione, senza dimostrarsi infastiditi.
Su queste cose si misura l’efficienza di un’amministrazione comunale, non sui cantieri perenni che continua a creare disagio ai cittadini per la gioia dell’assessore che la pesa diversamente.
Ecco la segnalazione del lettore.
«Oggi domenica 19 luglio ore 10,20 sono fermo al semaforo che da via vecchia Bitonto porta sulla ns estremurale!
Si accende il verde e davanti a me una ragazza in bicicletta si alza sui pedali per partire ma ecco sfrecciare una auto che irrispettosa del rosso corre veloce in direzione via Giovinazzo rischiando la tragedia all’indomani di quella accaduta venerdì notte!
Prendo il numero di targa dell’autovettura e decido di denunziare telefonicamente il fatto al Comando dei Vigili Urbani! Le opzioni del centralino le ho provate tutte ma nessuno ha risposto!
È una vergogna sig. Sindaco la cittadinanza va protetta da questi pirati della strada ed occorre essere inflessibili!».
C’è molto da lavorare, comandante! E anche per il sindaco.
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