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“Quel mercato va spostato subito” “No, meglio lasciarlo dov’è”
15 gennaio 2018

Spostamento mercato sì, spostamento no, i pareri sono discordi. L’attuale collocazione in via Achille Salvucci crea non pochi problemi al traffico e a chi ha necessità di raggiungere quest’area per motivi di lavoro, commerciali o semplicemente di consumo e acquisti. Senza parlare di chi deve raggiungere qualche ufficio o le poste private. Siccome si comincia a parlare di un possibile spostamento, sdoppiamento o altro, abbiamo fatto un’inchiesta fra abitanti, clienti e commercianti. Ecco le loro risposte: Una signora residente: «Dobbiamo subire il caos del mercato fino e oltre le ore 16 quando finiscono la pulizia delle strade. Poi ci sono i problemi dei camion che hanno distrutto i marciapiedi e creato problemi ai box auto sottostanti, ora ci sono infiltrazioni di acqua: chi paga i danni, il Comune? I furgoni degli ambulanti bloccano persino il passaggio pedonale. Non ce la facciamo più. Di giovedì è impossibile chiamare un artigiano o un tecnico per una riparazione: non viene nessuno perché per la presenza del mercato è impossibile raggiungere la zona con la macchina: non c’è parcheggio. E se si tratta della perdita di un rubinetto, bisogna aspettare il giorno dopo. Ma l’eccedenza chi la paga, il sindaco? A proposito di parcheggi: se il mercoledì sera si dimentica la macchina per strada, il giovedì di prima mattina occorre precipitarsi a spostarla, perché i commercianti arrivano presto e cominciano i casini». Elisabetta Facchini, tirocinante: «Quando ero piccola il mercato si teneva nei pressi della parrocchia Santa Famiglia e il clima che si respirava era più tranquillo. Nella zona dove è situato adesso, lo spazio è più ristretto e la sensazione di confusione maggiore: sperimentare una nuova zona dove fare il mercato non sarebbe male, ma bisogna vedere fino a che punto convenga posizionarlo in un luogo così isolato dal resto della città». Tiziana Mezzina, impiegata: «Spostando il mercato in una zona che conta pochi residenti rispetto ad altre zone della città, ci sarebbe sicuramente meno affluenza, a meno che non si attivi la disposizione di mezzi pubblici che permettano, specie ai più anziani, di raggiungere il mercato da qualsiasi altra zona di Molfetta». Davide Mozzillo, studente universitario: «Il traffico che si crea il giovedì mattina in un punto cruciale di collegamento fra la periferia e il centro della città è insostenibile: considerato che il centro e la 167 sono le zone che contano il maggior numero di scuole e di posti di lavoro della città, oltre che il maggior numero di residenti, liberare via Achille Salvucci dalle bancarelle del giovedì mattina consentirebbe sia alle macchine sia agli autobus di spostarsi più facilmente». Roberto Fiumefreddo, commercialista: «Abitando in centro, dovendo accompagnare i miei figli a scuola in periferia e spostandomi spesso per lavoro attraversando il punto in cui il giovedì mattina si posiziona il mercato, sono favorevole allo spostamento e ritengo che chi ci tenga, trovi il modo di organizzarsi per raggiungerlo, con mezzi propri o pubblici”. Tonia de Leo, impiegata: «Spostare il mercato significherebbe togliere a molti anziani, per primi i miei genitori, il gusto della passeggiata del giovedì mattina: esso andrebbe spostato in una zona accessibile anche a chi non guida e soprattutto in una zona che non crei problemi al traffico». Corrado Salvemini: «Spostare il mercato? Ma che dite? C’è tutta questa allegria il giovedì: ce la volete togliere? E poi io scendo di casa e posso comprare quello che voglio senza dover prendere la macchina e spostarmi in centro». Negozianti Cartoleria Soft: «Oltre a bloccare il passaggio sui marciapiedi, i venditori, specialmente quando piove, occupano la zona che è proprietà privata della cartoleria, arrecandovi danni cui tocca poi a noi porre rimedio: dai rifiuti alle merci di scarico, il degrado che troviamo all’esterno del negozio il giovedì mattina non è roba da poco, pertanto sarebbe più opportuno spostare il mercato in una zona dove non si rischi di incorrere in questi problemi». Titolare cartoleria Pagina Tre: «Non ho assolutamente nulla contro i venditori del mercato del giovedì mattina: sono miei colleghi come tanti che fanno il proprio lavoro; ma il mercato è in via Achille Salvucci da oltre dieci anni: da allora la città è cambiata. Io che abito in zona posso garantire che le scuole e i servizi che ci sono adesso nella 167 non c’erano dieci anni fa: lasciando il mercato dove è attualmente, si congestiona un quartiere ricco di residenti e di attività». Impiegata bar Why Not: «Aldilà degli interessi economici che il mercato porta al bar, ritengo che non ci sia tutto questo disagio il giovedì mattina, in quanto ci sono diverse altre strade secondarie che consentono a chi deve spostarsi dal centro in periferia, o viceversa, di raggiungere la propria destinazione». Impiegati Cafè Revolution e La Caffetteria: «Per ovvi interessi economici non siamo favorevoli allo spostamento del mercato (le impiegate della Caffetteria non si sono esposte più di tanto per l’assenza del titolare)». Un negoziante della zona: «Qui i negozianti sono divisi in due categorie, chi fa affari il giovedì, vedi i bar e le caffetterie, sempre stracolme e chi vende altri prodotti che subiscono un danno perché in quel giorno non è possibile raggiungere il negozio in macchina, ma anche a piedi diventa fastidioso. Come sempre un cambiamento favorisce alcuni e danneggia altri. Per me, anche per u fatto igienico, andrebbe spostato». Cassiera Farmacia via Achille Salvucci: «Il mercato del giovedì mattina in via Achille Salvucci agevola sicuramente i nostri affari: lo spostamento non conviene perché esso ha bisogno di una zona spaziosa dove svolgersi». Titolare e impiegata supermercato Sisa: «L’affluenza di clientela che porta il mercato del giovedì mattina non ci dispone a favore del suo spostamento in un’altra zona». © Riproduzione riservata

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