Quel disegno di un bambino italo americano con la dedica di don Tonino
La visita del Santo Padre a Molfetta è stata anche occasione di ritrovo per i Molfettesi nel mondo, che hanno lasciato la propria residenza per vivere l’entusiasmo e la speranza della nostra città a venticinque anni dal dies natalis di don Tonino Bello. Mauro Raguseo, attuale sindaco di Little Ferry, una cittadina nel New Jersey (Usa), condivide con “Quindici” i suoi ricordi legati a don Tonino e le sue emozioni durante la giornata del 20 aprile. Quando e dove ha conosciuto don Tonino? «Quando avevo 8 anni don Tonino fece visita alla fattoria di mio padre in New Jersey. Io, contentissimo, avevo scritto un biglietto con un disegno, uno di quei pensieri che fanno i bambini mettendoci tutta la loro creatività e la loro gioia. Non appena lo regalai a don Tonino, le sue parole furono: “Mauro, diventerai un grande pittore. Il pittore è colui che cerca di riprodurre il mondo in maniera bella”. Da quel momento in poi avevo ben chiaro quale fosse il mio compito: fare ogni giorno tutto il possibile per aiutare il prossimo e per costruire un futuro migliore». È l’unico ricordo legato a don Tonino che conserva? «Questo è il più significativo, quello che mi è rimasto più impresso, essendo allora un bambino. Ma di don Tonino conservo anche una foto dedicata a mio padre». Come ha reagito quando ha saputo che Papa Francesco sarebbe venuto a Molfetta in occasione del dies natalis dell’indimenticabile vescovo e servo di Dio? «Ero certo che sarebbe stato uno dei giorni più belli della mia vita, e lo è stato davvero. Un grande giorno, proprio come Molfetta, che è grande per don Tonino. Il suo esempio di vita, spesa a favore degli umili e degli emarginati, per me, lo rende già santo». Quale messaggio della giornata del 20 aprile porterà con sé in America? «Così come ho portato a Molfetta il saluto degli Stati Uniti, porterò negli Usa il saluto di Papa Francesco, assieme a tutto l’affetto, l’amore e la profondità di questa giornata. Ecco cosa significa essere un vero molfettese nel mondo». © Riproduzione riservata