Quale Partito Democratico? quale SINISTRA esiste adesso, alla fine del 2016, a Molfetta? In molti se lo stanno chiedendo, anche alla luce e dopo la tanto agognata celebrazione del Congresso cittadino del P.D. locale. Congresso che, nelle aspettative di tanti – militanti, simpatizzanti ed anche di parte del Popolo molfettese (quelli che possiamo definire non allineati, anche se con netta propensione) – avrebbe finalmente decretato una nuova Segreteria politica che affrontasse/risolvesse – parole grosse, ma facciamo finta che vadano bene – alcuni, tanti problemi interni al P.D. Di riflesso, anche per la Città, problemi che sembra stiano facendo sì che il Partito si svuoti progressivamente dei naturali militanti/ simpatizzanti, in favore di nuovi parvenu: personaggi che mai nulla hanno avuto a che fare con il P.C.I – P.d.S. – P.D., con la Sinistra locale e nazionale. Ricordiamo – non dovrebbe essere necessario, ma facciamolo lo stesso – che fu essenzialmente il P.D. locale, Segretario il sig. P. A. de Nicolo, – storicamente e culturalmente ex… un po’ tutto!: ha fatto parte del vecchio P.S.I., della Destra – il partito di maggioranza relativa a Palazzo di Città, dopo l’insediamento della Giunta Natalicchio, ovvero alcuni iscritti e componenti di Maggioranza del Consiglio comunale, a decretare, non tanto, la prima, minacciata caduta dell’esecutivo (poi rientrata dopo l’ennesimo… chiarimento!: luglio 2015), quanto la definitiva caduta, con dimissioni irrevocabili della Sindaca e della Giunta, nel maggio scorso. Da allora, la Città è commissariata e i Cittadini attendono la primavera del prossimo anno, per poter votare ed eleggere una nuova compagine che esprima Sindaco e Giunta. Ed ecco che qui incominciano i… guai, almeno per il P.D.! Dunque recentemente, il nuovo Segretario politico del P.D. di Molfetta è stato eletto, dopo i rituali canonici (relazione del Segretario uscente, discussioni di documenti programmatici, elezione del nuovo, ecc., ecc.) nella persona del sig. Antonio di Gioia (militante del P.D.?) – figlio del più noto ing. Pasquale detto Lillino. Questo ultimo, personaggio di spicco della D.C. di Molfetta, ex Assessore regionale, sempre nelle file della D.C. (prima del suo dissolvimento), confluito poi nel raggruppamento del C.S. Molfettese intorno alla prima metà degli anni duemila. Con questo abbiamo dato uno sguardo… panoramico alle vicende congressuali cittadine, utile come prologo a quanto esporremo di seguito. Non ci resta allora che augurare buon lavoro al neo-Segretario. Dunque, abbiamo parlato molto sinteticamente di quasi inesorabile disgregamento dell’anima progressista, di sinistra, nel P.D. di Molfetta; abbiamo parlato di parvenu (molti di costoro, non hanno mai neanche varcato la soglia di una Sezione di un Partito della Sinistra! figuriamoci poi, averne una cultura). E’ del tutto evidente che coloro che non accettano queste trasformazioni, innaturali nello spirito di un Partito progressista, stanno pian piano abbandonando il Partito locale e, anche a causa della deriva che si percepisce perfino ad un livello superiore: P.D. regionale e anche per certi versi nazionale; costoro lasciano, impoverendo il Partito che fu di Gramsci, Berlinguer, Natta, Occhetto e localmente, di Matteo Altomare e Sandro Fiore e in generale la Sinistra. Dunque, il Partito si svuota del nocciolo storico/intellettuale della Sinistra; esso viene riempito, (come per una sorta di innaturale fenomeno di compensazione), da corpi estranei! Personaggi che hanno militato e ricoperto ruoli di vertice in vecchi Partiti ormai scomparsi, ovvero persone che hanno militato, avversando fieramente – forti delle loro appartenenza, certezze e convinzioni – il P.C., il P.d.S., il P.D. – ma che ora, tentano (alcuni l’hanno già fatto) di entrare nel nuovo P.D.? trasformato in una specie di melting pot, un calderone contenente di tutto e di più per fuoriusciti da altre formazioni politiche, così come si va… evolvendo il Partito Democratico. Le elezioni amministrative, che la prossima primavera decreteranno il nuovo Sindaco, sono abbastanza vicine. Alcuni pretendenti incominciano – più o meno alla… luce del sole – a manovrare con alleanze, comparaggi, negoziazioni di do ut des con lo scopo di ritagliarsi uno spicchio di ‘posto al sole’ nella futura dirigenza locale. La sig.ra Annalisa Altomare, la conosciamo tutti di fama; storica rappresentante della Democrazia Cristiana; è stata Sindaca per pochi mesi della Città sempre con la D.C., ha ricoperto incarichi politici ed amministrativi di prestigio nelle istituzioni locali; si candidò una seconda volta al ruolo di prima cittadina con Forza Italia, ma fu sconfitta. Era entrata a far parte del P.D. Adesso, dopo essere stata sospettata come la maggiore… azionista del naufragio della Giunta Natalicchio, ci riprova sempre con il P.D., con la… nuova SINISTRA? I grandi manifesti che tappezzano le plance pubblicitarie in città, sono abbastanza criptici; essi invitano Molfetta a… darsi una mossa! Non indicando altro se non che è una… iniziativa di Annalisa Altomare. Chissà cosa vuol dire. La signora è una dottoressa in medicina: azzardiamo un’ipotesi: sarà forse un invito a praticare più moto fisico, ginnastica, cosa che fa bene alla salute del corpo e della mente? Il sig. Pasquale Mancini; anche egli un personaggio noto della politica locale, politicamente lont a n i s s i m o dalla sig.ra Altomare e cult u r a l m e n t e agli antipodi del P.D. (è stato per anni il Segretario cittadino di Forza Italia – con leader locale il sen. Antonio Azzollini, sindaco della Città, non proprio un ‘uomo di sinistra’). Imprenditore di successo nel campo delle Assicurazioni a Molfetta. Anche il suo manifesto (sempre misure 3m x 6m) non ci sembra chiarissimo, con quel suo teatrale, quasi apocalittico (impegno): … andiamo a incominciare! (che cosa?, forse uno spettacolo di varietà, di giochi di prestigio? Un evento traumatico?). Ma già durante le elezioni amministrative 2015, per il rinnovo del Consiglio regionale, alcuni rumors parlavano di rapporti… strani di collaborazione più o meno latente, fra l’eletto Governatore della Puglia – Michele Emiliano – e un altro personaggio della Destra politica molfettese, il sig. Saverio Tammacco, già Consigliere provinciale di Centro Destra e molto vicino al (già) Presidente Francesco Schittulli; sembra che abbia contribuito, con la sua influenza elettorale, a favorire la vittoria del presidente Emiliano. In questo caso, la faccenda – se vera – è rimasta un po’… riservata, nel senso che non si hanno certezze. Però, lasciatecelo dire: voce di popolo…! Da qui, la confusione, l’insicurezza, i dubbi regnano sovrani nel cosiddetto popolo della sinistra! Siamo, di colpo, diventati tutti di Sinistra? E, quale SINISTRA, in questa singolare situazione? Gli altri Partiti antagonisti (Centro Destra) sono evaporati? sono spariti dall’orizzonte politico locale? I militanti stanno per essere adsorbiti dal Partito Democratico? Si è dunque instaurata una bizzarra situazione di… monocolore arcobaleno? (trascurando, ovviamente, con il dovuto rispetto, l’esistenza di altre Formazioni minori, di Sinistra, di Destra e del M5S.). La vicenda, il futuro della Sinistra, più che preoccupante, sembra sempre più un mistero intrigante: vedremo come finirà!
Autore: Tommaso Gaudio