Quale politica culturale per Molfetta?
Caro direttore,
ho sentito dire che il candidato del centro-sinistra, Nino Sallustio,
intenderebbe riproporre la stessa politica culturale dell’amministrazione
Minervini, gli stessi eventi, le stesse manifestazioni, ritenendo, in tal
modo, di dare continuità al modo di operare cultura di chi lo ha
preceduto. Poiché sono della sua stessa parte politica, mi permetto di
dissentire da questa ipotesi perché in questi anni non si è cercato di
coinvolgere le associazioni culturali presenti nella nostra città,
disattendendo un aspetto del famoso libro verde che prevedeva invece la
creazione di una consulta per la cultura, promovendo e finanziando
manifestazioni, di per se valide, ma che erano proposte da “amici”. Ritengo possa essere più necessario inserire nel programma culturale della prossima amministrazione la creazione di una consulta permanente per la cultura, come quella che tentò di realizzare l’assessore Amato, in modo da creare un maggiore legame tra il palazzo e le associazioni culturali che, in tal modo, non si sentirebbero emarginate ma potrebbero offrire una importante collaborazione nella creazione di eventi, senza continuare ad essere semplici postulanti.
Con affetto
Pietro Capurso