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Pulizia straordinaria della città: primo banco di prova per il nuovo sindaco di Molfetta Minervini
03 luglio 2017

MOLFETTA – Prima settimana di lavoro per il nuovo sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, eletto dalle liste civiche di destracentro più la parte restante del Pd che fa capo a Piero de Nicolo.

Il primo banco di prova sarà la pulizia straordinaria della città e delle campagne che Minervini ha promesso come primo atto della sua amministrazione. Finalmente Molfetta dovrebbe tornare ad essere pulita. Ma non basta: a cosa serve pulire la città se la sera successiva è di nuovo sporca, per colpa dei soliti zozzoni? Occorre la tolleranza zero che “Quindici” chiede da tempo, con sanzioni esemplari e soprattutto con l’impiego concreto e deciso della polizia municipale che finora poco ha fatto in tal senso. Ora, dopo il concorso in atto, la polizia avrà 10 unità in più, soldati semplici che dovrebbero lavorare e non tutti marescialli come ora, grazie alle generose promozioni dell’ex sindaco Azzollini.

E’ dell’altro giorno la notizia del record della raccolta differenziata a maggio col 74,39% contro il 40% dello scorso anno. Un risultato che conferma la validità di questo sistema avviato dalla giunta di Paola Natalicchio, che, però è difficile far digerire a molti molfettesi zozzoni e incivili. Ci auguriamo che in nuovo sindaco non si fermi alla pulizia straordinaria, ma provveda subito a risolvere il problema della raccolta rifiuti porta a porta, facendo comprendere alla città che non si può tornare indietro e che non è giusto che i cittadini civili paghino di più per colpa degli incivili zozzoni che addirittura rimpiangono i cassonetti, roba da medioevo.

La raccolta differenziata è aumentata progressivamente nell’ultimo anno. Questa la progressione: gennaio 51,17%; febbraio 55,35%; marzo 63,53%; aprile 72,63%. Un crescendo che smentisce ogni catastrofismo, che i soliti idioti continuano a coltivare sui social.

Vedremo come Minervini riuscirà ad affrontare il problema della raccolta dei rifiuti. Non dimentichiamo che sono stati certi politici, a cominciare da chi ricopre cariche istituzionali come il sen. Antonio Azzollini istigando la gente alla disobbedienza incivile con una propaganda che si è limitata alla critica e non alla proposta, che non fosse il ritorno dei cassonetti.

Minervini deve mettere in atto anche una campagna di educazione anti zozzoni, che ormai proliferano sui social creando un clima di inciviltà senza precedenti.

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