Pubblicità elettorali mascherate da pubblicità commerciale a Molfetta
MOLFETTA - In questa campagna elettorale per le amministrative di Molfetta, stiamo vedendo di tutto e di più: candidati autolesionisti con manifesti boomerang tipo quello degli aeroplanini di Ninnì Camporeale del 2013, candidati con slogan improponibili, candidati con foto inguardabili. Insomma, in qualche caso si sfiora il ridicolo. Ma di questo parleremo in un altro articolo. Molto spesso queste trovate “geniali” sono frutto anche di ingenuità comunicativa o inesperti consiglieri pubblicitari.
Ma ciò che dà più fastidio sono le furbate. Un candidato in particolare, che ovviamente non nomineremo per non fargli ulteriore pubblicità, ha approfittato del logo della sua azienda per far affiggere manifesti fuori degli spazi elettorali, occupando le bacheche destinate alla pubblicità commerciale e moltiplicando così la sua visibilità. In pratica ha solo sostituito il simbolo del partito con quello dell’azienda.
Critichiamo i furbi da una vita, a maggior ragione lo facciamo oggi di fronte a chi crede che i molfettesi abbiano l’anello al naso, al punto da aver messo lo stesso slogan e la stessa foto dei manifesti elettorali su quelli commerciali. Possibile che nessuno sia intervenuto per far rilevare questa anomalia di una pubblicità elettorale mascherata da commerciale?
Su facebook è montata la protesta, ma la “faccia di bronzo o di cartone” è sempre lì. Giudicheranno gli elettori se vogliono i furbi al Comune o quelli che hanno rispettato le regole. Anche su queste cose si può valutare la cifra degli aspiranti consiglieri comunali ed è compito della stampa farlo rilevare ai cittadini e all’opinione pubblica che rappresentiamo.