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Protocollate le dimissioni del sindaco di Molfetta Paola Natalicchio Domani mattina alle ore 11.30 è convocata una conferenza stampa presso Palazzo Giovene in piazza Municipio
30 aprile 2016

MOLFETTA - "Rassegno le mie dimissioni irrevocabili dalla carica di Sindaco di Molfetta". Si apre così la lettera firmata in tarda serata da Paola Natalicchio. Domani mattina alle ore 11.30 ci sarà una conferenza stampa presso Palazzo Giovene in piazza Municipio.   

"Sono passati quasi tre anni dal giugno 2013 - si legge nella lettera - quando ho avuto l’onore e il privilegio di vedermi affidata, dal voto democratico, la carica di primo cittadino. Ho cercato di interpretare il mio ruolo con onestà, diligenza, abnegazione e spirito di servizio. Ritengo di non aver mai tradito gli impegni programmatici presi con la sottoscrizione della mia candidatura e di essermi prodigata in un’azione di risanamento e rilancio amministrativo, dedicando alla città tempo, studio, competenze, impegno.
Al mio fianco, la squadra della giunta comunale non ha mai fatto mancare il suo sostegno, né posso dire di aver sentito l’assenza del supporto dei dipendenti comunali, con cui ho voluto condividere gli obiettivi dell’azione amministrativa e che hanno sempre dato un contributo determinante nel loro raggiungimento.
Eppure la crisi politica all’interno della maggioranza, già causa delle dimissioni del luglio 2015, fa decadere le condizioni per amministrare la città con serenità. La manovra fiscale è stata approvata ieri in aula consiliare con la presenza di soli tredici consiglieri (numero minimo per assicurare l’approvazione dei provvedimenti) e con ben cinque consiglieri di maggioranza che non hanno partecipato alla votazione.
Durante una lunga interruzione dei lavori d’aula la segreteria del partito di maggioranza relativa, il Partito Democratico, ha inoltre evidenziato consistenti riserve politiche sul merito dello schema di bilancio di previsione, costruito con gli stessi assessori del partito, pienamente rappresentati nell’esecutivo di governo e di fatto estensori della manovra stessa. Il bilancio è stato approvato in data odierna da tutta la giunta. La segreteria del Partito Democratico, tuttavia, non ha assicurato il pieno sostegno nei passaggi successivi della vita amministrativa, condizionandolo anzi a ulteriori verifiche.
Lo stesso partito aveva già chiesto, con un documento pubblico, lo svolgimento di una “verifica programmatica” su tutta l’attività di governo.  La verifica era in corso da oltre un mese. Ogni sforzo di elaborazione partecipata delle politiche da parte mia e degli assessori della giunta è stato profuso. In queste sedute di verifica la gran parte del gruppo consiliare del PD, che oggi denuncia assenza di condivisione,  ha fatto mancare sistematicamente la sua presenza".
"Mi è purtroppo impossibile - conclude -proseguire il mandato in queste condizioni politiche.
Sento addosso da un lato la responsabilità della buona amministrazione e dall’altro pressioni continue e costanti che rendono ormai di assoluta evidenza l’assenza di condizioni di agibilità politica indispensabili per amministrare la città.
Il rapporto di fiducia all’interno della maggioranza politica è decaduto e non ritengo necessario attendere i prossimi consigli comunali per certificare formalmente una crisi irreversibile nella sua sostanza.
Ringrazio la Presidenza del Consiglio, la Segreteria Generale e la Prefettura per la costante collaborazione istituzionale assicurata in questi mesi di lavoro comune". 

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La segreteria del Partito di maggioranza (del partito, cioè che tecnicamente dovrebbe SOSTENERE, per primo, la Maggioranza medesima!!!), ..."esprime riserve", dopo che i componenti del Partito di maggioranza relativa stessi avevano approvato e sottoscritto il documento!!. Ma, la volete più bella? LE VERIFICHE! Le maledette VERIFICHE. Rituali prevalentemente italiani ma che, sotto sotto, esprimono la poca o nulla volontà di chi le invoca, ad impegnarsi con un netto SI o NO! Un gesto di responsabilità. Azioni da individui che non hanno la minima idea della lealtà; figurarsi poi dell'operare per il conseguimento del mitico BENE COMUNE: cioè dei Cittadini TUTTI che hanno creduto in loro e si aspettano comportamenti conseguenti, e non solo di quelli che hanno qualcosa da aspettarsi da queste azioni opache. Egregi ...signori, la volete capire, una volta per tutte, che la vostra strabica visione della "res publica" continua a danneggiare il BENE COMUNE? Arrivo a pensare che agiate in buona fede (tutto da dimostrare e, alla fine dovrete farlo), ma se così fosse, vi sembra che i risultati di questi comportamenti - LE VERIFICHE SEMPRE ED A PRESCINDERE - (per me schizofrenici, salvo poi l'etichettatura con altre definizioni un po' più 'hard') siano stati funzionali con il perseguimento di questo obiettivo? E' molto probabile che, come già detto, dopo il commissariamento - vale adire la PARALISI completa di qualunque iniziativa, appunto per perseguire il bene comune - ci saranno nuove elezioni. Ai signori ...verificatori, un bel in bocca al lupo. Molti voteranno (forse) per il partito delle verifiche; TANTI VOTERANNO (se lo faranno)....

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