Pronto il varo della società pubblica “Molfetta Porto SpA”
Dopo il “Comune amico”, il “Comune impresario”, è l'ora del “Comune imprenditore”
Si chiamerà “Molfetta Porto SpA” la nuova società che il Comune intende costituire che avrà il compito di spendere complessivamente circa 54 milioni di Euro, per la realizzazione della diga foranea e relativo banchinaggio, dragaggio e raccordo stradale. In pratica il nuovo molo mercantile dietro la Basilica Madonna dei Martiri. I 54 milioni di Euro vengono fuori sommando i finanziamenti previsti dalla L. 428 del 03.12.01 (oltre 1,5 milioni di Euro per gli anni 2001-02-03) e della L. 147 del 30.07.03 (2,5 milioni di Euro per venti anni a partire dal 2002).
Dell'opportunità storica per Molfetta di come scalo mercantile sullo scacchiere chiacchiere Sud europeo e mediorientale, a beneficio di un bacino d'utenza di tutto l'interland nord barese fino a Potenza e in particolare del sito strategico dell'area Pip e Asi di Molfetta, ci siamo soffermati nell'ampia inchiesta pubblicata su QUINDICI di novembre. Nell'intervista al vicesindaco con delega al Porto, il dott. Mauro Magarelli ci aveva anticipato i vari passaggi che avrebbero intrapreso l'Amministrazione comunale: contrazione dei mutui, la concessione di una delega amministrativa della Regione (una sorta di devolution in salsa nostrana), la costituzione di una società a hoc per la progettazione, realizzazione e gestione delle strutture portuali che si andranno a realizzare. Le cose sembrano procedere secondo la tabella di marcia. Infatti, si stanno completando le procedure per i mutui, la Regione ha concesso la Delega amministrativa, mentre è stato già approntato una prima bozza di statuto per la costituzione della società “Molfetta Porto SpA”.
La delega regionale
L'atto amministrativo regionale individua le funzioni e i compiti delegati al Comune: scelta dei progettisti, delle procedure di affidamento lavori, designazione del Responsabile del procedimento, costituzione dell'Ufficio Direzione dei Lavori, esecuzione delle opere fino al collaudo tecnico-amministrativo, approvazione del rendiconto economico e delle spese sostenute. La Delega ha durata quinquennale e definisce i tempi di lavoro del Comune: presentazione dei progetti esecutivi entro i successivi 12 mesi dall'accettazione della Delega, affidamento lavori (6 mesi), consegna dei lavori (2 mesi), esecuzione delle opere (32 mesi), collaudo tecnico- amministrativo. Per quanto riguardab l'aspetto finanziario la Delega specifica che le risorse conferite alla Regione dalla Stato (L. 428) verranno erogate in cinque tranche e che circa 258 mila Euro saranno trattenute dalla Regione per fronteggiare eventuali contenziosi. Nell'ambito della Delega la Regione non rinuncia alle proprie funzioni di controllo progettuale, tecnico in corso d'opera, amministrativo e contabile. E' previsto lo strumento della revoca per gravi e reiterate inadempienze da parte del Comune. In tal caso la Regione sostituirebbe il Comune ed eventuali danni patrimoniali graverebbero sul bilancio della città.
Lo statuto della “Molfetta Porto SpA”
La società sarà costituita con un capitale sociale di 100 mila Euro diviso in azioni di tipo A (maggioranza del capitale posseduto da Enti pubblici o società con capitale a maggioranza pubblica) e tipo B (possedute da soggetti privati). Per i primi cinque anni il Comune sarà l'unico azionista per poi consentite l'ingresso nel capitale di altri soggetti pubblici e/o privati. Oggetto sociale è lo studio e la realizzazione delle opere di adeguamento e ammodernamento del Porto con l'affidamento a terzi dei lavori di progettazione e costruzione, e potrà affidare a terzi l'esercizio degli impianti realizzati e dei servizi connessi. Il Consiglio di Amministrazione sarà composto da tre membri in carica per tre anni, di cui uno espresso dai soci possessori di azioni del tipo B e due designati dagli Enti pubblici detentori di azioni del tipo A. Il Collegio Revisore dei Coni conterà tre sindaci effettivi di cui uno espresso dall'azionariato di tipo “B” e due supplenti. Fin quando il Comune rimane l'unico azionista (i primi cinque anni) tutti gli amministratori verranno designati dal Sindaco. I rapporti tra la società e il Comune saranno regolati da una convenzione di affidamento a terzi e il C.d.A. sarà tenuto a trasmettere al Sindaco il bilancio e riferire sull'andamento della società ogni tre mesi e tutte le volte che il Sindaco riterrà opportuno. Inoltre nello statuto si riconosce il ruolo specifico dell'autorità marittima nella persona del Comandante pro-tempore della Capitaneria di Porto che partecipa con funzioni consultivi alle riunioni del C.d.A. e il cui parere deve essere sempre acquisito in relazione alla pianificazione, programmazione, progettazione e realizzazione delle opere.
Su tutto ciò si dovrà esprimere il Consiglio comunale e speriamo che in quella sede si chiariscano molte cose. Alcune questioni sono ancora fumose perché ci troviamo di fronte ad una dotazione finanziaria, ad una cornice normativa di riferimento in formazione (Delega regionale e “Molfetta Porto SpA), mentre nulla si sa del contenuto del quadro che si potrà rivelare un capolavoro o uno scarabocchio. Come sarà la nuova banchina, che tipo di attrezzatura si potranno impiantare; come, se sono previste e con quali soldi si faranno le necessarie strutture logistiche collaterali, la tipologia degli attracchi navali, e soprattutto quanto costerà tutto ciò. Domande cui dovrà rispondere il piano economico tutto da inventare. Altra questione da chiarire è cosa s'intende per gestione. Avremo una società portuale controllata dal Comune? E con quale now know professionale, tecnologico ed economico in un settore esposto più degli alla concorrenza su scala nazionale e internazionale? Se così sarà c'è da preoccuparsi, perché inevitabilmente la politica cercherà di metterci le mani, e la storia ha dimostrato che quando questo succede saltano i parametri di produttività e competitività. Ultimi esempi Rai-TV a Roma e la “Federico II” a Foggia, compagnia aerea del comune dauno, che in due anni è fallita sepolta da una montagna di debiti.
F. d. R.