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Promemoria per il 2017: problemi risolti in parte, irrisolti e da portare a termine a Molfetta. Oggi parliamo degli errori e delle responsabilità per la pista di atletica
31 dicembre 2016

MOLFETTA – Ci avviamo alla fine del 2016, un annus horribilis per Molfetta: cominciato bene, si è deteriorato a metà percorso e ha finito per precipitare negli ultimi mesi. Anno bisesto, anno funesto, si diceva una volta. Non parliamo solo della crisi amministrativa che ha privato la città di un governo legittimo eletto dai cittadini, ma messo in crisi dalle stesse forze della maggioranza, primo fra tutti il Pd di Piero de Nicolo, che per ripicche personali del segretario (la vicenda delle dimissioni dalla presidenza della Multiservizi), invidie e rivalità politiche di Annalisa Altomare ha finito per consegnare la città al commissario.
Parliamo anche della degenerazione civile degli ultimi mesi dal ritorno al rifiuto delle leggi e delle regole, prima fra tutti la raccolta dei rifiuti “porta a porta”, che solo a Molfetta non si può fare e che ci farà più tasse nel 2017,  con la conseguenza di sacchetti gettati ovunque e una città sempre più sporca. La cultura ha finito per improvvisare qualche spettacolino estivo e invenzioni natalizie con risvolto commerciale, finito male.
La violenza verbale e l’aggressione degli avversari, è tornata all’ordine del giorno. E poteremmo continuare…

Abbiamo pensato, perciò, di offrire alla città un promemoria per il 2017, parlando dei problemi che sono stati in parte risolti e di quelli che devono essere portati a termine. Lo stiamo già facendo sulla rivista mensile in edicola, con la collaborazione dell’ex sindaco Paola Natalicchio, tornata a fare la giornalista di “Quindici”.
Così abbiamo deciso di stralciare alcuni di quei temi e di riproporli su “Quindici on line”, il nostro quotidiano web, come “promemoria per il 2017”: chiameremo così questo spazio.
Cominciamo dalla pista di atletica. E’ una di quelle opere interrotte perché fatte male o proseguite peggio, come l’impianto di compostaggio.
Sono piccole opere rispetto al porto, solo per la quantità di milioni investiti. Ma molto somiglianti, per alcuni versi, alla “storia madre”. La Pista di atletica ha visto interrompere i sui lavori perché in fase di esecuzione il progetto messo a bando si è rivelato problematico e insufficiente. A causa di un progetto contenente problemi e di un bando fatto male, abbiamo nel cuore della 167 un'opera incompiuta.
Anche sulla Pista d'atletica i tecnici comunali da mesi stanno cercando di capire se con una perizia di variante in corso d'opera e un progetto nuovo si riesce a salvare l'appalto originario e dare il via, presto, alla ripresa dei lavori. Si è all'opera da mesi su una partita non facile, ma anche qui il rischio di risoluzione contrattuale e di una nuova gara c'è.
Cosa dirà il centrodestra in quel caso? Che è colpa del sindaco Natalicchio? Anche se il progetto e l'appalto sbagliato risalgono al 2012 quando a governare Molfetta erano loro?
Un’altra patata bollente per il commissario Mauro Passerotti.
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