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Processo devastazione di Piazza Minuto Pesce, l’avvocato del Comune “dimentica” di costituirsi parte civile E i danni ricadono sulla comunità Una vicenda incredibile. Il commissario straordinario aveva disposto la richiesta dell’eventuale risarcimento
15 novembre 2017

Mercoledì 26 settembre all’udienza penale del Tribunale di Trani relativa alla distruzione del mercato di Piazza Minuto Pesce (26 settembre 2015) a Molfetta, a carico di Pantaleo Sinigaglia, 45 anni, presunto responsabile della devastazione del nuovo mercato, accusato di aver fatto a pezzi, con un grosso martello, 12 banchi di vendita destinati agli operatori della piccola pesca, non si è presentato nessuno dell’amministrazione comunale. Perciò non c’è stata la costituzione di parte civile del Comune, che avrebbe potuto chiedere i danni per quella distruzione. Ora il processo continuerà il 24 aprile, data in cui è stata fissata la nuova udienza. Il nuovo mercato di piazza Minuto Pesce era stato ristrutturato e inaugurato nel 2010, dopo che l’appalto per la riqualificazione fu assegnato a luglio del 2008, per un valore di 3 milioni di euro, 2,7 milioni di euro, di fondi Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica), mentre 300 mila euro erano provenienti dalle casse comunali. Abbiamo chiesto spiegazioni di questo insolito comportamento al sindaco Tommaso Minervini. La mancata costituzione, infatti, ha generato commenti e ipotesi di ogni tipo: dalla colpevole inerzia, alla possibile collusione dei nuovi amministratori con l’autore dell’atto vandalico. In realtà, secondo Minervini, la responsabilità della mancata costituzione sarebbe da addebitare tutta all’avvocato del Comune Raffaele Marciano, nominato dal Commissario straordinario. In data 23.02.17 il Commissario con i poteri della Giunta delibera di costituire il Comune di Molfetta parte civile nel procedimento penale, affidando l’incarico all’Avv. Marciano (delibera n. 64). L’ufficio legale già telefonicamente prende contatti con lo studio Marciano per fargli presente le scadenze, anche relative ad altri procedimenti. Il 24 febbraio 2017 vengono inviate a mezzo mail all’Avv. Marciano le delibere n. 17/66; 17/61, 17/62, 17/63, 17/64, 17/65 (il 17 è l’anno a cui segue il numero della delibera, 64). L’ufficio, quindi ha adempiuto regolarmente alla comunicazione al legale, il quale ha “presumibilmente” dimenticato il termine. L’Amministrazione ha dunque compiuto tutti i passaggi amministrativi al fine di costituirsi parte civile, ma purtroppo non poteva prevedere ed evitare quanto accaduto. A questo punto cosa dire? A rigor di logica il Comune dovrebbe imputare all’avv. Marciano questa mancata costituzione, perché i danni della ricostruzione del mercato, ora rischiano di ricadere tutti sul Comune e quindi sulle tasche dei cittadini contribuenti. C’è stata inerzia da parte dell’avvocato? C’è stata dimenticanza? Comunque il legale non ha ottemperato ad un incarico e di questo comportamento dovrebbe rispondere. Se il Comune non lo farà, si renderà colpevole agli occhi (e alle tasche) dell’opinione pubblica. © Riproduzione riservata

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