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“Priorità: repressione dei reati ambientali
15 luglio 2020

Criticità che non sembrano insormontabili, una lista di priorità cui far fronte con urgenza, senso del dovere e amore per il proprio lavoro. Il dott. Cosimo Aloia ne è consapevole. E’ bella ed impegnativa la nostra città e ci vorrà tanto lavoro e profondo impegno per affrontare situazioni che, anche a causa dell’avvicendamento al comando, ha reso improcrastinabili le soluzioni. Il nuovo Comandante del Corpo della Polizia Locale appena insediato, ne è convinto. «Conosco criticità e punti di forza del Corpo avendo percorso tutta la carriera da agente motociclista, successivamente da ufficiale al quartiere Murat, gestendo il personale. Sono stato responsabile della segreteria del Comandante, molti compiti del quale erano a me delegati, gestendo circa settecento persone. Poi il 2012 giungo a Toritto per un incarico che sarebbe dovuto durare solo tre mesi e che si è protratto fino alla fine del mandato sindacale, il ritorno a Bari, infine Bitetto». Il suo percorso lavorativo molto ricco ha visto il suo impegno esplicarsi in città molto diverse dalla nostra, per dimensioni e per caratteristiche. Quale era la situazione trovata all’inizio dei suoi incarichi a Toritto e Bitetto e cosa lascia? «A Toritto ho trovato un corpo ridotto con sole quattro unità effettive di personale, motivo per il quale ho attivato una convenzione con la città metropolitana di Bari per l’assunzione di personale a tempo determinato, mi sono occupato della gestione dei rifiuti, bonifica da inquinamento, reati ambientali, di spaccio, rifondato il corpo, digitalizzando il procedimento di verbalizzazione dei verbali, il cui numero si assestava, prima del mio incarico, a quattrocento verbali, mentre al termine si sono registrati introiti per il Comune pari a circa 140.000 euro, grazie anche a colleghi motivati che avevano voglia di esprimere le proprie professionalità e capacità». Don Tonino Bello definiva Molfetta “la sua fidanzata”, una città bella ma bisognosa di attenzioni, diversa dalle città di cui lei ha guidato il comando, per dimensioni e caratteristiche. «Ho raggiunto la consapevolezza che guidare un corpo non strutturato sia molto più complesso rispetto al guidare un corpo grande ma strutturato. A Toritto non potevo delegare nulla, essendo privo di ufficiali, motivo per il quale dovevo seguire un procedimento dall’inizio al termine. A Bitetto ho trovato un corpo più “evoluto” e strutturato con tre commissari con propri settori di competenza. Mi piace ricordare che grazie all’impegno anche del corpo da me diretto, Bitetto risulta essere comune con minor numero di reati ambientali dell’hinterland». Che situazione ha fotografato a pochi giorni di una città in forte espansione, una città che vanta un centro storico e zone limitrofe, preziosi gioielli, attrattiva per turisti e periferie, secondo cittadini, lasciate abbandonate dall’Amministrazione, con forte incremento di reati ambientali, di viabilità, di non rispetto delle regole, in generale? «Molfetta ha tutte le caratteristiche delle città di mare, come Bari. L’affermazione secondo la quale non vi è controllo del territorio periferico con scarsa presenta del corpo di polizia, non è mi sembra giustificata. L’attività di controllo in un territorio con la conseguente presenza di agenti, è proporzionale alla densità della popolazione. In centro c’è un maggiore afflusso di residenti, di turisti, maggiore viabilità, problematiche che impongono maggiore presenza di personale». Per la maggioranza dei cittadini, il Corpo della Polizia Locale rappresenta un ramo dell’Amministrazione non produttivo, che ha causato una situazione di distanza, di diffidenza e spesso di scontro. Come pensa di ricucire questo scollamento tra cittadini e polizia? «Intervenire sulle priorità: repressione dei reati ambientali, a partire da piccoli reati derivanti dall’inosservanza di norme del comportamento civile, come la sanzione al proprietario che non raccoglie le deiezioni dell’animale domestico, o il conferimento non corretto dei rifiuti. Piccoli illeciti che vanno sanzionati. La polizia locale sanziona il cittadino a differenza di altri corpi che sanzionano il delinquente. E’, pertanto, invisa. Credo però che attraverso opere di informazione e sensibilizzazione cui seguono azioni e risultati concreti, si potrà ricostituire un rapporto di collaborazione cittadino-corpo. Lo dobbiamo a Molfetta». Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme un successo (Henry Ford). Buon lavoro Dott. Aloia, buon lavoro a noi. © Riproduzione riservata

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