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Primo posto per l'alunna Alessia Spitaleri del Liceo Scientifico di Molfetta, come migliore performance nel concorso CusMiBio
27 maggio 2017

MOLFETTA - Il CusMiBio, centro Università degli Studi di Milano - Scuola per la diffusione delle Bioscienze, nato nell'aprile del 2004 dalla collaborazione tra l'Università degli Studi di Milano e l'Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia – ha promosso in questi anni il collegamento tra attività scolastiche e ricerca scientifica universitaria in campo biotecnologico con l’obiettivo di avvicinare gli studenti, in primo luogo delle scuole superiori, alla ricerca scientifica.

Tra le iniziative del Centro rientrano “Sperimenta il BioLab e “Una settimana da ricercatore”. I ragazzi vincitori hanno l’opportunità di svolgere esperimenti in laboratorio, consultare online le banche dati biologiche e utilizzare software specifici affiancati dai tutors, docenti universitari e giovani neolaureati vedendo concretizzare man mano sul campo le proprie competenze e abilità. L’alunna giovinazzese Alessia Spitaleri (foto), frequentante il Liceo Scientifico “A. Einstein” di Molfetta, è risultata prima classificata al Concorso tra gli alunni delle le scuole partecipanti. Abbiamo provato a rivolgere ad Alessia, a cui vanno le congratulazioni del Dirigente Scolastico, prof.ssa Margherita Anna Bufi, e di tutta la comunità scolastica, alcune domande per permetterle di raccontare questa straordinaria esperienza.

In cosa consiste il premio per aver raggiunto il primo posto?

«Partecipando all’ultima edizione del concorso CusMiBio e  classificandomi prima nella sede di Bari, ho avuto la possibilità di “vincere” una settimana di stage gratuito all’università durante il periodo estivo, tra giugno e  settembre 2017 in cui poter svolgere attività di ricerca con esperti e dottorandi».

Con quale obiettivo hai partecipato al Concorso CusMiBio?

«Quale opportunità migliore per muovere i primi passi verso la ricerca ed appassionarsi a quel fantastico mondo che è la biologia? Ci sono ancora innumerevoli cose da scoprire, patologie da curare e microorganismi da classificare; il mondo così come lo vediamo è solo una minuscola parte tangibile di quello che è realmente e i contributi che l’uomo può dare per aggiungere tasselli significativi a questo enorme puzzle che è la vita sono davvero infiniti. Il campo della ricerca, nel mondo delle biotecnologie e delle bioscienze è davvero vasto, delicato e particolarmente importante da un punto di vista non solo biologico ma anche diagnostico e terapeutico; basti pensare ai numerosi screening e diagnosi precoci e preventive che hanno migliorato considerevolmente la qualità della vita o all’ indiscutibile potere preventivo dei vaccini, che non avrebbero mai potuto salvare così tante vite senza solide basi scientifiche e un costante apporto biotecnologico che ne garantissero l’esistenza».

Quali risultati formativi ti aspetti dalla settimana di stage universitario?

«Sono fermamente convinta della validità di queste recenti tecniche biologiche e mi sento davvero onorata nel poter prendere parte, anche solo per una settimana, all’affascinante mondo della ricerca scientifica».

Prof. Angelo Michele Pappagallo

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